FABRIANO – Tre settimane circa alla scadenza per la presentazione ufficiale delle candidature, liste e programma. E a Fabriano tutto tace. Colpa, se così si può dire, della legge sulla rappresentanza di genere che comporterà un numero molto elevato di liste con spazi vuoti. Cioè, senza che si arrivi al numero massimo di candidati alla carica di consigliere comunale, vale a dire 24. Ma piuttosto, i numeri saranno molto più vicini al minimo di legge, ossia 16. La legge prevede che almeno un terzo della lista debba salvaguardare il genere: da un minimo di 6 a un massimo di 8 donne/uomini per comporre la lista, minimo 16 massimo 24 candidati consigliere.
Il Movimento 5 Stelle, candidato a sindaco Gabriele Santarelli, si è fermato a 22 consiglieri. Si stanno raccogliendo le liste. Il programma è pronto e sarà ufficialmente presentato sabato 22. Nessun problema all’orizzonte.
Lo stesso dicasi in casa di Giovanni Balducci. Le liste dovrebbero essere due se si rompe con l’Udc o tre in caso l’Udc si rinnovi profondamente, così come richiesto dal candidato a sindaco. Entro fine settimana si dovrebbe sciogliere il nodo. Il programma elettorale dovrebbe essere stato ultimato.
L’Udc in caso di rottura potrebbe scegliere due vie. La prima andare a bussare alla porta dei commercianti che stanno cercando di mettere su una lista – al momento, però, non ci riescono proprio per la mancanza di candidate in rosa – con candidato a sindaco l’avvocato Raffaella Busini. Se i commercianti dovessero accettare di aprire la porta devono sapere che l’Udc vorrà che il candidato a sindaco sia l’attuale vicesindaco, Angelo Tini. La seconda strada che l’Udc potrebbe percorrere, molto difficile a onor del vero, è un ritorno nel centrodestra. Vale a dire sostenere Vincenzo Scattolini, candidato a sindaco di Fratelli d’Italia, Lega Nord e Democrazia Cristiana. È molto improbabile che i primi due partiti di destra possano riaccogliere l’Udc.
A proposito di Scattolini, dopo la sua presentazione ufficiale, nessun altro intervento pubblico. A parlare sono i partiti che lo sostengono, ma anche nei loro comunicati non vi è mai un riferimento al candidato a sindaco. Una situazione quanto meno paradossale. Comunque, pare che la Lega sia riuscita a far quadrare i conti e dovrebbe presentare una lista con 18 nomi. FdI sta cercando di chiudere almeno a 16 nomi, le probabilità ci sono. Dc e una lista di sostegno civico a Scattolini potrebbe essere formata con il numero minimo indispensabile.
Capitolo Vincenzo Arteconi. Forse il candidato più in difficoltà, al momento. Sembra, infatti, che il genere femminile sia fermo a quota quattro. Quindi, si rischia di non presentare la lista. Ed ecco che, nelle ultime ore, si sta registrando un’indiscrezione importante. Vale a dire, Silvano D’Innocenzo vuole candidarsi «con una squadra con un’impronta decisamente popolare, ma non superficiale o incompetente. Composta da uomini e donne che si confrontano ogni giorno con i problemi legati alle difficoltà lavorative e sociali, non usufruendo di rendite di posizione o parassitarie. I cambiamenti veri vengono dal popolo, non dalle segreterie di partito», le sue parole… Ha già pronta una lista con 24 candidati consiglieri. Nelle ultime ore quest’ultimo avrebbe chiesto all’entourage di Arteconi e degli stessi commercianti, di unire le forze. Vale a dire, comporre un cartello esclusivamente civico, senza alcun riferimento ideologico, per intercettare molti dei sentimenti che agitano gli animi dei fabrianesi. Non si conferma, ma addirittura si spera che ci si possa attestare come terza forza in campo, con un pizzico di speranza di arrivare al ballottaggio.
È chiaro che questa operazione è molto complicata per via delle diverse esperienze politiche di partenza. D’Innocenzo è identificato, a ragione, come l’esponente di spicco di Forza Italia a Fabriano. Come Arteconi e Fabriano Progressista che, invece, è di chiara ispirazione di sinistra. L’unico punto in comune è che, a oggi, entrambi si muovono all’insegna del civismo. Potrebbe essere, dunque, una boutade irrealizzabile. Oppure una scelta di realpolitik per poter competere, bene, alle elezioni.
Infine, Crescenzo Papale candidato per il Partito Comunista dei Lavoratori. Programma e lista, dovrebbero essere almeno in venti, sono pronti.