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Sospesi tre compagni del quindicenne ferito in classe

Tre studenti dell'Isis Maria Laeng di Osimo sono stati sospesi per aver ferito un loro coetaneo in classe. Per la preside si è trattato di un gioco finito male mentre la madre del ragazzino coinvolto parla di atto di bullismo. Indagano i carabinieri

Carabinieri

OSIMO – Saranno sospesi per almeno quindici giorni gli studenti dell’Isis Maria Laeng di Osimo che hanno ferito un loro coetaneo nei giorni scorsi. E’ questo l’esito del consiglio d’istituto che si è svolto ieri Mattina nel polo scolastico del San Carlo di Osimo. Gli insegnanti, sentiti i genitori e letti i verbali dei carabinieri hanno deciso di allontanare dall’attività scolastica tre compagni di classe del ragazzino di quindici anni rimasto vittima di una presunta aggressione.

Tornando sulla vicenda la direttrice scolastica Paola Fiorini ha voluto ribadire che «non si è tratttato di un caso di bullismo in classe, bensì di un gioco assurdo finito male». Secondo la preside « i ragazzini probabilmente avevano visto dei video su You Tube e hanno voluto emulare il gioco colpendo uno dei compagni di classe che, non solo era consenziente, ma aveva addirittura aveva lui stesso proposto di fare quella sfida uscendo dall’aula dopo la campanella».

« I provvedimenti presi nei confronti degli studenti – prosegue la Fiorini – potrebbero non essere gli unici, perchè stiamo vagliando anche la posizione del ragazzino ferito, se davvero ha proposto quel gioco assurdo e non solo ne era complice». La dirigente scolastica prova anche a difendere l’insegnante affermando che «l’episodio è avvenuto a fine lezione, subito dopo il suono della campanella, i ragazzi si erano alzati, c’era un po’ di confusione in classe e la professoressa non si è resa conto, anche perchè non è stata una rissa e non ci sono stati colpi violenti e reiterati».

Secondo la preside il ragazzino coinvolto avrebbe raggiunto il pronto soccorso con le proprie gambe e non in ambulanza e che il gioco e i colpi non si sono susseguiti durante un attacco d’asma. Detto ciò la Fiorini ha ribadito comunque che « quello che è accaduto è molto grave e i provvedimenti dovranno essere d’esempio per gli altri studenti, che siano più un deterrente che una punizione e che possano offrire garanzie alle famiglie sulla sicurezza della scuola e sull’inflessibilità del consiglio d’istituto».

Una versione dei fatti totalmente opposta a quella della madre del quindicenne che aveva parlato di un vero e proprio episodio di bullismo messo in atto durante una crisi d’asma. Spetterà ora ai carabinieri ricostruire la verità su questa intricata e triste vicenda n>