ANCONA- Spacciavano metadone utilizzando piccole ampolle di vetro, 101 quelle ritrovate in auto dagli agenti della Squadra Volante che hanno arrestato una coppia di 53enni. Ieri sera, intorno alle 19, durante il controllo del territorio, un equipaggio della Volante, diretto dal V.Q.A. D.ssa Cinzia Nicolini, ha notato in via Mamiani un’auto in sosta con a bordo un uomo e una donna, noti alle Forze dell’Ordine per reati in materia di sostanze stupefacenti. Gli agenti hanno visto alcune persone avvicinarsi al veicolo, e dopo aver parlottato, la donna è scesa per aprire il portabagagli. Preso ciò che le serviva lo ha avvolto in un fazzoletto di carta e consegnato. Stessi movimenti ripetuti per tre, quattro volte.
Gli agenti, intuendo che si trattasse di spaccio di sostanza stupefacente, hanno allertato anche le altre Pantere. La zona è stata circondata così da far cadere nella “rete” i due qualora avessero tentato la fuga. Alla vista delle auto della Polizia, la donna ha aperto repentinamente la portiera tentando inutilmente di fuggire in quanto tutte le vie erano state chiuse dagli agenti. La coppia è stata bloccata ed identificata. Entrambi coetanei, 53 anni, residenti nel capoluogo, pluripregiudicati. Nonostante le rimostranze, i due hanno aperto il portabagagli dell’auto. All’interno c’erano ben 101 boccette in vetro, simili a piccole ampolle, ognuna della capacità di 20 ml, contenente metadone, con tanto di scritta e simbolo accattivante disegnato sui tappi di metallo. In un angolo c’era anche una pila di tovaglioli di carta utilizzati per incartare e occultare le bottigliette smerciate al dettaglio ai vari clienti.
Di fronte a quella scoperta, i due si sono ammutoliti. Da un immediato controllo, addosso all’uomo sono stati rinvenuti più di mille euro in contanti tutti in banconote da 10 e 20 euro, appallottolate e riposte nelle tasche del piumino. Perquisita anche la loro abitazione, i poliziotti hanno trovato la porta della camera da letto chiusa a chiave. L’uomo ha spiegato di aver perso la chiave e di non poter entrare ormai da alcuni mesi. Una scusa poco credibile, tanto che gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato nella borsetta della donna, una chiave di una porta di interni. Proprio quella della camera da letto, e così aperta la porta, la sorpresa. La stanza era adibita ad un vero e proprio deposito e confezionamento di metadone. All’interno c’erano altre boccette di vetro vuote pronte ad essere confezionate e 5 bottiglie in plastica da 1,5 litri ciascuna contente metadone. Entrambi sono stati arrestati per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.