OSIMO – Piscine, palestre, impianti sportivi. La pandemia ha messo a dura prova queste attività, importantissime sul piano della condivisione e della salute. I Comuni stanno facendo il possibile per sostenerle con tutti gli strumenti a loro disposizione.
C’è stato un incontro in Comune a Osimo tra il sindaco Simone Pugnaloni e il presidente del Team Marche, Mirco Santoni, gestore della piscina pubblica della Vescovara, alla presenza del dirigente allo sport nonché segretario generale del Comune Giuliano Giulioni. Tre i fronti di discussione: sostegno economico per le difficoltà causate dalla pandemia, lavori di restyling all’impianto natatorio e rapporto con le società sportive. «Per quanto riguarda il ristoro post Covid, dopo un’accurata analisi delle perdite presunte, ci accorderemo su un contributo una tantum straordinario a favore del gestore. Questa buona pratica proseguirà anche con le altre società sportive osimane che gestiscono impianti pubblici – informa il primo cittadino -. Sui lavori di restyling della piscina si partirà in estate con i primi interventi, che prevedranno la nuova copertura geodetica alla piscina media e lavori sulla pavimentazione e sugli arredi della piscina grande con gli spogliatoi. Per quanto riguarda le società sportive che fruiscono dell’impianto, l’impegno prioritario sarà verso il gruppo disabili con l’acquisto di un nuovo montacarichi per la piscina media. Soddisfazione è stata espressa da parte di tutti i presenti alla riunione, in attesa della vera ripartenza di tutte le attività».
Stamattina poi (24 aprile) il sindaco ha inviato al presidente e al direttore dell’Atoo3, di cui Osimo fa parte, una lettera per invitare l’authority del servizio idrico a sottoporre all’assemblea dei sindaci dell’ambito una possibile moratoria dal pagamento delle bollette dell’acqua da parte dei gestori delle piscine ricadenti nel territorio di competenza. «Per sostenere e deliberare questa misura, l’Atoo3 potrà usare per un biennio le riserve da avanzo di amministrazione. La richiesta deriva dalle oggettive condizioni di necessità ed urgenza per le quali le piscine da ormai più di un anno sono chiuse oppure operanti per la sola attività agonistica ma sostenendo comunque ingenti costi fissi, con la bolletta dell’acqua che è quello preponderante. Se l’assemblea dei sindaci dell’Atoo3 deliberasse questa moratoria, si potrà consentire ai gestori di respirare dal punto di vista finanziario e poter guardare con maggiore fiducia alla prossima ripartenza delle attività natatorie. L’intervento richiesto dalla mia missiva non è però solo di stampo finanziario. Lo sport è salute e coesione, per questo tutti insieme, sindaci e Atoo3, potremo dare concreta attuazione al benessere socio economico delle nostre comunità anche tramite questa moratoria per le piscine».