ANCONA – «In missione a Sanremo per raccontare il bello e ben fatto nelle Marche e le sue tante eccellenze». Mentre tutto è pronto per la 73esima edizione del Festival di Sanremo (che inizierà domani 7 febbraio), lo stilista filottranese Luca Paolorossi racconta così la sua partecipazione a uno degli eventi collaterali tra i più importanti della kermesse della Canzone Italiana.
La magia del Festival della Canzone Italiana, infatti, non si riduce alla sola gara che si svolge al teatro Ariston, ma si arricchisce di un ricco calendario di eventi collaterali che coinvolgono tutta la città ligure, richiamando un parterre di imprenditori di primo livello, proprio come il sarto filottranese che aveva già preso parte al Festival, vestendo il gruppo musicale degli Stadio, vincitori della 66esima edizione.
E da ambasciatore del bello e del ben fatto marchigiano, Paolorossi sarà uno dei protagonisti del ‘Virgo Village’, il villaggio ufficiale dell’evento, che si tiene nel Parco Villa Ormond. Tra super ospiti, interviste, musica e intrattenimento si parlerà infatti anche di moda. Paolorossi sarà al fianco di Vittorio Sgarbi ne ‘Il Filo Nascosto’, un faccia a faccia per indagare sul legame tra arte ed eleganza e durante la settimana del Festival, presenterà anche la nuova collezione ‘Paolorossi please’.
Lo stilista spiega la sua missione affermando «a Sanremo cercherò di raccontare la visione dell’artigiano delle Marche, molto simile a quello ligure», così come evidenzia similitudini tra Riviera Ligure e Riviera del Conero. «Voglio raccontare le Marche – spiega – dalle attività artigiane alle tante eccellenze, perché amo infinitamente la mia terra. E Sanremo, con la sua magia e con i tanti eventi, è un’occasione imperdibile per far conoscere la regione».
«Cosa manca alle Marche? Bisogna puntare su eventi leggeri e su nomi importanti, su vip. C’è grande bisogno di leggerezza, specie in questa fase storica complessa, e per richiamare turismo bisogna portare nelle Marche eventi leggeri e di grande importanza, che possano far conoscere le Marche e richiamare da altre regioni, come grandi concerti, grandi nomi. La giunta regionale precedente ha puntato sulla ciclovia, non dico che sia sbagliato, ma serve uno scatto più in più: puntiamo ad elevare la nostra regione, abbiamo tanto da raccontare e da mostrare, ma serve un nuovo ventennio per rilanciare le Marche».