VALMUSONE – Come difendersi dai ladri prevedendo le loro mosse? Ce lo dicono i carabinieri di Osimo, coordinati dal capitano di compagnia Raffaele Conforti, che hanno elaborato uno schema pratico molto utile per prevedere una visita dei ladri.
Quei simboli in foto sono stati rilevati dai militari sui citofoni e sui muri di alcune abitazioni di Osimo, Castelfidardo, Agugliano e Polverigi: «Gli strani segni che vedete nella scheda sono abitualmente utilizzati dai nomadi e incisi o disegnati vicino ai campanelli o sulle cassette della posta – confermano dal comando -. Tale scheda è stata compilata dopo alcune telefonate che segnalavano la presenza di strani simboli vicino ai campanelli, ai portoni e ai muri di ingresso delle abitazioni e condomini. Dopo sopralluoghi e verifiche i militari hanno appurato che i “segni” lasciati indicano “abitazioni appetibili e/o casa abitata da donna sola o anziani”».
La campagna di sensibilizzazione si chiama “Aiutaci ad aiutarti”. Per questo motivo è stato redatto il vademecum che porta i tratti principali del cosiddetto linguaggio ladresco usato dai malviventi specializzati in furti. Sempre più ladri si specializzano nei furti nelle abitazioni e per questo è necessario adottare alcuni accorgimenti:
- Le porte blindate sono un buon deterrente ma è indispensabile chiuderle con il mandante o possono essere aperte con una semplice carta di credito.
- È utile chiudere gli infissi con chiavistelli
- Apporre sui balconi degli ostacoli (fiori e piante)
- Dotarsi di un sistema di allarme e collaborare con il vicinato.
- Anche la presenza in casa di piccoli animali da compagnia può far desistere il ladro che, per paura di insospettire o svegliare il vicinato, potrebbe abbandonare l’idea di violare l’abitazione.
Capitolo furti in auto: ricordarsi di non lasciare nulla incustodito sui sedili. Per ridurre la possibilità di clonazione di bancomat e carte di credito è meglio evitare di utilizzare la carta per aprire le porte elettriche e fare attenzione a eventuali dispositivi che possano “copiare” la carta e captare il pin che deve essere tenuto in disparte dal titolo di credito o trascritto in modo “criptato”.