FABRIANO – Strada SP 16 Berbentina chiusa tra Fabriano e Sassoferrato, almeno fino a primavera, tanti i disagi per i pendolari costretti a passare per San Donato, Coldellanoce o Genga per muoversi tra le due principali città dell’entroterra. Nei giorni scorsi a rimetterci, per l’ennesima volta, è stato un mezzo pesante, proveniente dall’estero, che è rimasto bloccato lungo la piccola e tortuosa strada di San Donato. Sul posto sono dovuti intervenire i vigili del fuoco.
A complicare la situazione non solo il maltempo, ma anche il mancato aggiornamento dei navigatori e il fatto che l’entroterra è isolato e non c’è una strada “normale” per unire Fabriano a Sassoferrato. Ogni giorno, infatti, i pendolari lamentano la situazione di pericolo che si vive passando per Coldellanoce (anche qui spesso camion bloccati in prossimità del cimitero di Coccore) o per San Donato.
Intanto, in occasione dell’Assemblea Nazionale di Cna, i vertici associativi della Provincia di Ancona hanno raggiunto Roma con l’obiettivo di sensibilizzare il Governo sui ritardi di un’altra strada fondamentale per il comprensorio, la SS 76. Il grido di allarme è arrivato anche sul tavolo del Governo. Per mano del direttore di Cna Territoriale di Ancona, Massimiliano Santini, Teresa Bellanova, Viceministra delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ha ricevuto un dossier sulla situazione della 76.
Un confronto con la viceministro durante il quale «Cna ha manifestato il grave ritardo infrastrutturale in cui versa la zona montana, stretta tra la precarietà di Frasassi e i lavori nella valle del Sentino, a Sassoferrato». Cna ha evidenziato come i lavori al rallentatore «creano file interminabili di mezzi con danni all’economia locale e purtroppo anche incidenti mortali».
In una nota la Cna fa sapere che è stata «ottima la risposta della viceministra Bellanova la quale si è impegnata nel documentarsi dello stato dell’arte e ha rassicurato Cna che farà il tutto necessario per accelerare il processo di completamento dell’arteria vitale e strategica per tutto il centro Italia».