SENIGALLIA – È stata celebrata questa mattina alle 9 in cattedrale a Senigallia, da Monsignor Franco Manenti, la messa per ricordare le vittime della tragedia della Lanterna Azzurra, il locale di Corinaldo dove un anno fa sono morti cinque adolescenti e una mamma.
C’erano i familiari delle vittime, che il vescovo ha salutato e incoraggiato, uno ad uno, e poi gli amici dei ragazzi, molti dei quali, quella maledetta sera di un anno fa, hanno visto la morte in faccia.
Durante l’omelia monsignor Manenti ha voluto infondere speranza: «Oggi in diversi luoghi del nostro territorio si ricorda la tragedia di Corinaldo con il suo carico di morte e la sofferenza che ha prodotto e continua a produrre. Il calendario ci dice che è trascorso un anno da quel tragico avvenimento, ma non è in grado di dirci nulla della sofferenza di tante persone che continua a segnare la loro vita. Non rinunciamo a chiedere a Maria di non permettere che la sofferenza che continua ad oscurare il nostro cuore oscuri i giorni della nostra vita».
Un invito ad andare avanti nel segno del ricordo, proprio come hanno fatto gli amici di Asia Nasoni, 14 anni, Benedetta Vitali, 15 anni, Emma Fabini, 14 anni, Daniele Pongetti, 16 anni, Mattia Orlandi, 15 anni ed Eleonora Girolimini, 39 anni, che stanotte alle ore 00.47, ad un anno esatto dalla strage, si sono dati appuntamento in piazza del Duca ed hanno lanciato in aria sei palloncini bianchi.
Ma c’è anche chi è tornato sul luogo della strage ed ha scavalcato le transenne per lasciare un fiore all’ingresso della discoteca dove esattamente un anno fa, sei persone hanno perso la vita.
Le iniziative di oggi rientrano nel programma “L’8 per il futuro” promosso da Cogeu (Comitato genitori unitario), ente nato dopo la tragedia, con l’obiettivo di riflettere sul diritto a divertirsi in sicurezza e a guardare al futuro.
La mattinata è proseguita al teatro La Fenice per lo svolgimento delle iniziative in programma nella giornata del ricordo. «Il tempo sembra volato ma è evidente questo segno forte che rimane in tante persone» ha detto Luca Ceriscioli, presidente Regione Marche. «Ma c’è anche la volontà di guardare verso il futuro, la voglia di fare in modo che quello che è accaduto possa diventare uno strumento affinché questa tragedia non si ripeta, affinché si rafforzino misure per la sicurezza dei ragazzi quando escono per divertirsi. Tutto questo è nato da un comitato di genitori, da chi ha vissuto questo dramma, perché da quello che è successo possa nascere una cosa buona per tutti gli altri giovani».
Durante l’incontro alla Fenice, a ricordare quei tragici momenti è stato anche il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi: «Il dolore che ha segnato a fondo l’anima della nostra comunità con la tragedia della Lanterna Azzurra è ancora forte nei nostri cuori, perché questa immane e incalcolabile tragedia è entrata per sempre dentro ciascuno di noi, dentro ogni famiglia. Credo, anzi, che proprio una giornata come quella odierna possa trasformare questo anniversario in un momento di ricordo, ma anche di dibattito volto a rispondere con soluzioni concrete al sacrosanto diritto dei giovani di divertirsi in piena e totale sicurezza. Una sorta di primo maggio inerente la sicurezza degli spazi ludici che, passo dopo passo, seme dopo seme, coltivi la memoria e il ricordo di ciò che è stato e, allo stesso, tempo costruisca un ponte verso il futuro».
L’obiettivo è quello di trasformare “L’8 per il futuro, la giornata del divertimento consapevole”. Ai presenti è stato distribuito il Codice etico dell’intrattenimento, iniziativa di Confcommercio che spiega come attraverso la sottoscrizione del Codice Etico, le attività aderenti hanno la possibilità di utilizzare un segno distintivo che riconosce al locale una certificazione, in particolare in ordine alle garanzie rivolte a tutela della salute e della sicurezza dei clienti minori di 18 anni.