PIEVE TORINA – Alunno disabile senza insegnante di sostegno a Pieve Torina; il sindaco chiede interventi immediati per garantire la didattica allo studente. Inviata una lettera anche al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
«Durante l’emergenza Covid, tra l’altro non ancora finita, ci hanno detto che i piccoli centri sarebbero stati il futuro della società che verrà, necessariamente più sostenibile. Ma se c’è bisogno, prima di questo avvento, di creare il deserto, noi non ci stiamo». A dirlo è il primo cittadino Alessandro Gentilucci che sta affrontando il dilatarsi dell’attesa, con le lezioni ormai iniziate da qualche giorno, per l’assegnazione di un insegnante di sostegno per un alunno disabile che frequenta la scuola secondaria di primo grado del comune montano danneggiato dal sisma del 2016.
«Ci troviamo di fronte a un nuovo ritardo. Abbiamo subito due pluriclassi per carenza di organico e l’assegnazione di un reggente per la dirigenza scolastica. Ora, addirittura, non è stato ancora individuato il docente di sostegno per un bambino che ne ha assoluto bisogno e che, diversamente, si troverebbe a non poter frequentare la scuola con profitto – ha spiegato Gentilucci -. Invece che aiutare gli ultimi e cercare soluzioni, ad Ancona e a Roma si preferisce chiudere occhi e orecchie».
Il primo cittadino ha già scritto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al dirigente scolastico regionale. «Abbiamo inviato proprio questa mattina la seconda nota di riscontro al dirigente scolastico Maurizio Cavallaro – che abbiamo già incontrato sabato (19 settembre, ndr) – esortandolo a nominare un insegnante pro tempore dalle graduatorie interne per garantire la didattica allo studente – ha aggiunto Gentilucci -. La comunità che non può tollerare una disattenzione tale ed è necessario che si trovi una soluzione il più presto possibile. Garantire la scuola a un bambino disabile è una questione di civiltà e di dignità. I problemi della famiglia di questo bambino sono i problemi di tutta una comunità».
«Preferisco immaginare che la cosa si risolva per vie brevi, come si suol dire, ma siamo pronti anche ad atti clamorosi – ha concluso il sindaco di Pieve Torina -. Confido che le autorità competenti riescano a trovare una soluzione. I bambini disabili hanno la voglia e il desiderio di imparare esattamente come gli altri e noi dobbiamo fare di tutto per garantire loro questo diritto».