FABRIANO – Anche a Fabriano, gli studenti oggi sono scesi in piazza per manifestare contro le politiche dell’attuale Governo e di quello precedente. Nel mirino dei ragazzi: la Buona Scuola, la regionalizzazione del sistema scolastico, le nuove modalità di svolgimento degli esami di stato e l’alternanza scuola-lavoro introdotta nel 2015 dal decreto Buona Scuola e, infine, quanto disposto nel decreto Scuole Sicure.
Erano più di 200, gli studenti di Fabriano e comprensorio che questa mattina, 27 febbraio, hanno deciso di scendere in piazza dandosi appuntamento presso la fontana Sturinalto, nel centro storico cittadino, per aderire allo sciopero indetto da Unicobas. I motivi che hanno portato a manifestare sono molteplici. «In primisi, contro la regionalizzazione del sistema scolastico che va a penalizzare tutte le Regioni economicamente più svantaggiate creando divari sociali e compromettendo un’adeguata formazione degli studenti», hanno spiegato i partecipanti. A questo si aggiungono «le nuove modalità di svolgimento degli esami di stato e l’alternanza scuola-lavoro introdotta nel 2015 dal decreto Buona Scuola». Per finire, con quanto disposto all’interno del decreto Scuole Sicure «che prevede un finanziamento di più di due milioni di euro per telecamere e controlli antidroga, alimentando una forte repressione sugli studenti e sottraendo fondi indispensabili per la vera sicurezza dell’edilizia scolastica», evidenziano gli studenti scesi in piazza.
Un corteo che non è stato autorizzato dalle forze dell’ordine, ma questo non ha fermato i manifestanti. Infatti, i circa 200 studenti dopo essersi dati appuntamento nel centro storico a Fabriano, nei pressi della Fontana Sturinalto, si sono mossi in corteo in direzione dei giardini pubblici Regina Margherita, dove hanno dato vita a un’assemblea studentesca pubblica e partecipata.