Uno scambio commovente e al tempo stesso educativo, reso possibile grazie all’iniziativa della presidente del Comitato genitori bambini cardiopatici di Torrette, Valentina Felici, che quest’estate ha partecipato al concorso di radio 105 tutto esaudito. Come desiderio la presidentessa, mamma di Thomas operato al cuore nel 2016, aveva espresso quello di poter far visitare al nuotatore il reparto. Un atleta scelto non a caso, dal momento che lo steso Rosolino ha avuto problemi cardiopatici. E il sogno si è trasformato in realtà.
Un obiettivo condiviso dalla dirigenza degli Ospedali Riuniti di Torrette e dal primario del reparto Marco Pozzi, il cui interesse alle necessità delle famiglie e dei piccoli degenti ha portato alla costituzione del comitato di genitori. «Non dobbiamo considerare un cuore in isolamento – dice il primario – occorre considerare l’intera famiglia per permettergli di affrontare il dolore di avere un bambino operato al cuore».
«Possono solo immaginare cosa si può provare quando si ricovera un bambino – ha detto Massimiliano Rosolino rivolgendosi ai genitori del comitato – non sono io la sorpresa per voi, ma lo siete voi per me, la vera energia rinnovabile è lo sport e voi siete l’energizzante».
Accogliere in Ospedale le famiglie dei bambini cardiopatici, cercando di rendere l’esperienza meno gravosa e più familiare possibile, è una delle priorità del primario Marco Pozzi, che ha all’attivo anche un importante progetto di prevenzione delle morti improvvise da cardiopatia negli atleti, in collaborazione con l’Università Cattolica di Roma. «La capacità diagnostica, terapeutica e chirurgica delle anomalie coronariche asintomatiche che possono causare la morte improvvisa è migliorata molto negli ultimi anni – ha sottolineato il primario – le capacità d cura sono cresciute e consentono ad alcuni atleti di praticare l’agonismo».
Patologie che in più della metà dei casi possono essere scoperte da un esame ecocardiografico eseguito da medici altamente specializzati, effettuato all’Ospedale di Torrette già da un paio di mesi. Un ambito nel quale la diagnosi precoce e l’informazione giocano un ruolo essenziale, ma «occorre sensibilizzare il mondo dello sport» ha detto Pozzi rivolgendo un appello a Rosolino per diffondere il messaggio a sportivi e atleti.
Storico sostenitore del Comitato Ivan Cottini, l’ex modello colpito dalla Sclerosi Multipla nel 2013, che nonostante la malattia è divenuto un ballerino ed è in prima linea nell’impegno sociale. Cottini si esibirà il 14 ottobre alla Rotonda di Senigallia a sosteno delle iniziative dei genitori dei bambini cardiopatici.
Tra i progetti messi a segno dal Comitato dei genitori, i clown dottori nei reparti e i camicini dei sogni, un pigiama apposito fatto indossare ai bambini prima dell’intervento dagli infermieri, in modo da evitare ai genitori la sofferenza emotiva di dover attendere il “pigiamino vuoto” dei loro figli fuori dalla sala operatoria. Realizzato anche un racconto per i piccoli degenti, intitolato “La tigre coraggiosa” (in formato mp3) il cui obiettivo è alleviare il tragitto dalla stanza alla sala operatori dei bambini in procinto di operarsi. Progetti coadiuvati dal gruppo di volontari della Lista Cinica di Falconara (movimento apolitico attivo socialmente), dalla casa editrice Raffaello che ha donato libri per sostenere la scuola attiva all’interno del reparto, da Ikea (con raccolta fondi) e dal Rotary di Jesi. Prossimo obiettivo del comitato, quello di introdurre la terapia osteopatica per i piccoli degenti. La presidentessa Valentina Felici ha ricordato che sabato 6 e domenica 7 al reparto arriveranno i formatori del Dipartimento Regionale e Nazionale della Protezione Civile nell’ambito dell’iniziativa “Io non rischio” rivolta ai piccoli degenti, dove illustreranno come comportarsi in situazioni di emergenza (un progetto già attivo nelle scuole italiane).
«È stato un pomeriggio bellissimo – ha detto Valentina Felici – perché il mio sogno si è esaudito e perché siamo riusciti a far passare un messaggio importane di prevenzione e sensibilizzazione verso le cardiopatie».
Tra le attività portare avanti dal professor Marco Pozzi, oltre a quello della prevenzione delle morti improvvise negli atleti, c’è la telemedicina, attraverso la quale l’equipe altamente specializzata di Torrette riesce a mettere a disposizione le sue competenze offrendo consulti a distanza sia ad ospedali italiani che internazionali. L’altro fronte di attività è rivolto ai bambini cardiopatici che provengono dai paesi economicamente svantaggiati o in situazioni di emergenza, come ad esempio anche la Siria. In questo caso l’equipe dell’unità operativa esegue gli interventi gratuitamente in favore dei piccoli pazienti. Bambini e famiglie vengono accolti grazie all’attività di alcuni volontari che cercano una sistemazione per i genitori e di altri volontari che si occupano invece del reperimento dei fondi, che possono arrivare o dal Ministero della Salute, o attraverso tessere sanitarie temporanee, oppure tramite associazioni di volontariato o sponsorizzazioni. I casi vengono portati all’attenzione dell’unità operativa dall’Associazione Guariamoli oppure da centri sanitari esteri ubicati in Europa, Africa o America Latina. Proprio nella mattinata sono stati segnalati due casi: un bambino proveniente dalla Romania e un altro dal Venezuela che hanno necessità di essere presi in carico dall’equipe di Torrette.