ANCONA- Un lunedì mattina, quello di oggi 13 marzo, da dimenticare per il Pci di Ancona. Nella notte, la vetrina della sede di via Astagno ad Ancona è stata colpita e imbrattata da ignoti che hanno lasciato come loro firma la svastica nazista. Su un manifesto c’è scritto: “Referendum una valanga di no!! La Costituzione resta, continuiamo la lotta per attuarla”. «È un atto grave che si inserisce in una ripresa di iniziativa in tutta Italia di gruppi reazionari, fascisti e neo-nazisti rivolti a fomentare xenofobia e razzismo, violenza e provocazioni – dicono dalla segreteria comunale-. Da qualche tempo anche la nostra città è stata presa di mira.
Occorre che a queste forze non sia dato spazio, né coperture e complicità che i cittadini di Ancona, città antifascista e partigiana, non potrebbero tollerare. Alle Istituzioni e Associazioni democratiche e a tutti i cittadini chiediamo vigilanza e coerenza, perché nello spirito e nella lettera della Costituzione sia impedito ogni tentativo di rinascita del partito fascista sotto qualsiasi forma e denominazione». L’8 marzo scorso, gli attivisti del gruppo Malatesta Ancona avevano invece trovato nella cassetta delle lettere della sede dell’Usi, un foglio con delle minacce firmato Casa Pound.