OSIMO – Astea spa nei giorni scorsi ha inviato al Comune di Osimo il piano finanziario per la tariffa rifiuti da inserire nel suo bilancio di previsione 2017. E dal calcolo tra costo del servizio e coefficienti per le 30 categorie produttive e le diverse tipologie domestiche si potrà mantenere la Tari sostanzialmente invariata.
Mantenendo inalterati i servizi offerti, Astea è riuscita a contenere la tariffa nonostante nel 2017 abbia provveduto ad adeguarsi al contratto nazionale di categoria e considerato il livellamento verso l’alto del costo di smaltimento di alcuni tipi di rifiuti.
Il lieve incremento che, solo per alcune categorie, arriverà al massimo all’un per cento si deve alla diminuzione delle utenze non domestiche che, nel calcolo della Tari, fanno diminuire al Comune circa 16mila metri quadrati di spazi sui quali applicare l’imposta. Per il 2017 il gettito previsto per il Comune di Osimo sarebbe di cinque milioni e 902mila euro rispetto ai cinque milioni e 895mila del 2016. Le utenze domestiche da piano finanziario sono 14mila e 153 mentre quelle non domestiche sono duemila e 686. Sarà il Comune a incassare la Tari in tre rate annuali pagando poi ad Astea il costo del servizio igiene urbana.
La Regione ha diffuso nel contempo i dati ufficiali della raccolta differenziata: per la prima volta Osimo supera il 70 per cento arrivando a 70,21 e incrementando di circa quattro punti il dato del 2016, anche grazie all’avvio delle nuove modalità di ritiro porta a porta ad aprile scorso.
«Dei grandi Comuni della provincia sopra i 20mila abitanti – rivela il presidente di Astea spa Fabio Marchetti – Osimo risulta essere quello con la percentuale migliore. Aver superato ancora la soglia del 65 per cento fissata per legge consentirà di evitare la sovrattassa regionale per il conferimento in discarica. Grazie a questo, all’ottimizzazione delle spese e alla buona organizzazione aziendale e della raccolta, siamo riusciti a mantenere inalterato il costo del servizio. Abbiamo risposto alla richiesta dell’amministrazione comunale di non ritoccare la tariffa a carico delle famiglie. Ora attendiamo che approvi il nostro piano finanziario».
La società, nell’ambito del servizio di igiene urbana, continuerà a svolgere non solo la raccolta differenziata porta a porta ma garantirà anche, a giorni alterni, la pulizia della sporcizia causata dai piccioni, la pulizia delle caditoie, il conferimento gratuito degli sfalci d’erba fino a un metro cubo, il ritiro gratuito, a chiamata, di materiale ingombrante fino a un massimo di tre pezzi a chiamata, lo svuotamento gratuito, su richiesta, degli archivi carta con distruzione dei documenti sensibili, l’isola ecologica di San Biagio aperta dodici ore al giorno e il centro del riuso.
Per il 2017 sarà implementata la distribuzione dei sacchetti per la raccolta differenziata dell’umido organico. Per venire incontro alle richieste delle famiglie ma cercando al contempo di ottimizzare le risorse e ridurre lo spreco delle buste, Astea provvederà a predisporre due consegne domiciliari, una entro aprile e l’altra a settembre, in ognuna delle quali conferirà agli utenti 90 buste per un totale annuale di 180 (quindi una ogni due giorni), ben sopra i 120 previsti da legge (una busta ogni giorno di raccolta). In via sperimentale sarà anche installato un distributore automatico di buste per l’umido nella sede Astea di via Guazzatore.
«L’anno scorso – spiega il direttore generale Astea Massimiliano Belli – abbiamo speso circa 100mila euro per le buste. Bisogna ridurne lo spreco ma consentire anche una buona organizzazione della raccolta dell’umido organico. Con 180 buste, considerato che solo d’estate il ritiro è di tre volte a settimana e non due, copriamo ampiamente il fabbisogno degli utenti che invitiamo a usare anche le buste biodegradabili fornite dalle casse dei supermercati per la spesa. Altrimenti sarà possibile a breve ritirarle dal distributore automatico che metteremo in sede e nel quale con un solo euro si potranno avere 30 buste».