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Tassa di soggiorno a Fabriano, l’ironia di Forza Italia nei confronti del Sindaco

Il capogruppo del partito Azzurro, Olindo Stroppa, stigmatizza il comportamento del primo cittadino, Gabriele Santarelli, chiedendosi come mai nel bilancio di previsione sia stato inserito il presunto incasso

Olindo Stroppa in consiglio comunale
Olindo Stroppa in consiglio comunale

FABRIANO – L’istituzione della tassa di soggiorno a Fabriano è sempre più avvolta dal mistero. Il sindaco, Gabriele Santarelli, ha specificato tramite sociale, rispondendo al comitato territoriale di Confindustria, che non è detto che partirà dal 2018, perché vi sarà ancora una fase di concertazione. E il capogruppo di Forza Italia, Olindo Stroppa, a questo punto si chiede come sia possibile aver comunque stimato un incasso pari a 80mila euro nel Bilancio di previsione, approvato a fine marzo.

«Era solo uno scherzo d’aprile?», si chiede Olindo Stroppa, capogruppo di Fabriano del partito Azzurro. «Nel mese di febbraio mi sono dichiarato contrario alla tassa di soggiorno nel nostro comune. Tale contrarietà la dimostravo anche in sede di riunione di commissione, motivata dal fatto che i pernottamenti nella nostra città erano per l’80 percento dovuti a residenze per lavoro e che tale tassa sarebbe ricaduta a carico degli stessi albergatori o delle aziende che ospitavano i propri dipendenti o clienti nella nostra città. La maggioranza fece orecchie da mercante e motivò tale tassa come indispensabile risorsa per migliorare la divulgazione turistica del territorio e il mantenimento servizi offerti ai turisti tramite lo Iat altrimenti a rischio di chiusura e quindi indispensabile per il futuro turistico della nostra città», ricostruisce Stroppa.

Il 28 marzo veniva approvato in consiglio comunale il bilancio di previsione e con esso anche la tassa di soggiorno, che sarebbe dovuta partire dal mese di giugno per una entrata per l’anno 2018 di 80.000 euro. «Colpo di scena, l’Amministrazione di Fabriano dichiara che la tassa di soggiorno è solo un’ipotesi, e che si vedrà se partirà nel corrente anno, questo dopo la protesta della Confindustria, che giustamente manifesta i miei stessi dubbi riguardo la ricaduta della tassa sulle aziende».

Quasi tutta la minoranza non ha partecipato al consiglio comunale di Fabriano del 28 marzo scorso, e dopo queste dichiarazioni «sono ancora più fiero di averlo fatto, ma oggi mi chiedo come può un’Amministrazione decidere una tassa, approvarla con tanto di cifra di entrata nel bilancio e dopo pochi giorni metterla in dubbio? Questa Amministrazione ha le idee poco chiare e decide come applicare le tassazioni al mattino quando si svegliano?», conclude sarcastico, Olindo Stroppa.