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Tassa rifiuti, aumenta il costo del servizio a Castelfidardo

In calo la percentuale di raccolta differenziata che si attesta al 76 per cento nel 2017. L'ex sindaco Soprani: «Un passo indietro pericoloso»

Raccolta differenziata rifiuti
Raccolta differenziata rifiuti

CASTELFIDARDO – Aumentano nel 2018 i costi di smaltimento dei rifiuti che passano a 2 milioni e 343 mila euro, 139 mila euro in più rispetto al 2017, con un rincaro di circa il 6 per cento, in controtendenza rispetto all’anno precedente che aveva fatto segnare invece una diminuzione di 143 mila euro rispetto al 2016.
È prevista in crescita, infatti, la spesa per il conferimento di rifiuti in discarica, considerando che la percentuale di raccolta differenziata a Castelfidardo è in costante calo negli ultimi 4 anni. Si partiva da un dato molto alto nel 2014 pari all’ 81,13 per cento di differenziata (dati ATO2-Ancona) e si è arrivati a circa il 76 per cento nel 2017.

«Un passo indietro pericoloso – commenta il capogruppo di Solidarietà Popolare Mirco Soprani – i cittadini di Castelfidardo dovranno pagare più Tari nel 2018 proprio per colpa di questo abbassamento della percentuale di raccolta differenziata. In Consiglio Comunale il Sindaco e l’assessore al bilancio Foria hanno cercato di giustificare la cosa unicamente per il ribasso una tantum avuto in precedenza dalla gara d’appalto. Una spiegazione che non sta in piedi perché il ribasso d’asta del costo di smaltimento rifiuti c’è in tutti gli anni del contratto. Il vero motivo è sta aumentando l’immondizia che si porterà in discarica a discapito della differenziata. Non hanno neanche compreso che risparmiare sulla figura dell’ispettore ambientale sta portando all’arretramento di quanto invece costruito in tanti anni dai cittadini».

Tari più alta nel 2018, dunque, ma non per tutti. Il bilancio di previsione, approvato nello scorso mese di dicembre, ha previsto infatti una riduzione della tariffa, pari al 20 per cento, ma solo agli esercizi commerciali che non fanno uso di slot machines e alle attività stagionali aperte per meno di 183 giorni all’anno. Un’altra novità riguarda la Tosap, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, che viene azzerata per tutto il 2018 agli ambulanti del centro storico.