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Tassa di soggiorno a Fabriano, dura replica del Sindaco a Confindustria

Alle esternazioni dell'associazione degli industriali sulla mancanza di dialogo e l'istituzione di questo balzello, il primo cittadino, Gabriele Santarelli, replica punto per punto e passa al contrattacco

Gabriele Santarelli con la fascia tricolore
Gabriele Santarelli

FABRIANO – Tassa di soggiorno a Fabriano, Confindustria attacca e il Sindaco contrattacca. Dura replica del primo cittadino, Gabriele Santarelli, rispetto al j’accuse lanciato dal comitato territoriale di Fabriano di Confindustria che aveva parlato di scelta che sarebbe ricaduta sulle aziende e di poca concertazione in merito all’istituzione della tassa di soggiorno in città.

«Confindustria preferisce mandarci messaggi mediante comunicati stampa piuttosto che contattarci direttamente per offrire collaborazione e chiedere di incontrarci. Ne prendiamo atto dato che in pochi mesi non è la prima volta che accade. Con le altre realtà territoriali, sigle sindacali, Confcommercio, Cna e Confartigianato non abbiamo mai avuto problemi di dialogo e confronto con una comunicazione bidirezionale e richieste di incontri reciproche. Ne sono testimonianza anche i due fruttuosi incontri avuti con Confcommercio e il comunicato condiviso con Cna proprio a proposito della tassa di soggiorno. Non ci siamo mai sottratti al confronto e non abbiamo alcun problema a condividere e organizzare momenti di riflessione e approfondimento», le parole del sindaco di Fabriano.

Secondo Santarelli, il comunicato stampa di Confindustria a commento della tassa di soggiorno «dimostra disinformazione e mancata volontà di approfondire. La tassa di soggiorno non è stata istituita, siamo in piena fase di concertazione e ascolto delle istanze che ci stanno pervenendo e non sappiamo nemmeno se verrà applicata nel 2018. Non riteniamo che il gettito di questa tassa potrà da sola rendere Fabriano una città a trazione turistica e infatti non lo abbiamo mai detto. Siamo però fortemente e testardamente convinti che Fabriano possa avere una vocazione turistica che può degnamente affiancare quella della manifattura. Il dubbio è che l’estensore del comunicato di Confindustria non abbia nemmeno letto il regolamento che accompagna la proposta di istituzione della tassa di soggiorno. Sono infatti previste delle agevolazioni che vanno proprio nella direzione di non gravare sugli ospiti che frequentano le strutture ricettive per lavoro: gratuità dopo il terzo giorno consecutivo di permanenza e pagamento per un massimo di dodici giorni, anche discontinui, di pernottamenti nell’arco di un anno. Sono comunque proposte emendabili che infatti stiamo discutendo con chi ha avuto la volontà di mettersi a disposizione, evidentemente interessato più a discutere nel merito la proposta che non a comunicare all’esterno».

La stoccata finale e per replicare sulla mancanza di dialogo per la stesura del Bilancio, secondo l’associazione territoriale degli industriali. «Confindustria, nel suo comunicato, recrimina anche sulla mancata condivisione preventiva dei contenuti del bilancio appellandosi a una consuetudine consolidata in passato. Noi non conosciamo le consuetudini di chi ci ha preceduto e, anche qui, una telefonata o una mail avrebbe evitato incomprensioni. Come sempre diamo la nostra massima disponibilità: collaborare o recriminare è solo una questione di volontà e priorità».