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Tassa di soggiorno a Fabriano, il sindaco spiega le ragioni

In pratica: domani, 28 marzo, si approva il regolamento e poi si discute con le associazioni di categoria che hanno manifestato perplessità, Confindustria territoriale in primis. Però, si delinea l’utilizzo dell’eventuale incasso

Una veduta di Fabriano
Una veduta di Fabriano

FABRIANO – Tassa di soggiorno da istituire a Fabriano, i chiarimenti del sindaco, Gabriele Santerelli. In pratica: domani, 28 marzo, si approva il regolamento e poi si discute con le associazioni di categoria che hanno manifestato perplessità, Confindustria territoriale in primis. Però, si delinea l’utilizzo dell’eventuale incasso.

«Il voto in consiglio comunale non implica in automatico l’istituzione della tassa di soggiorno che potrà essere procrastinata fino a quando non si raggiungerà un accordo con le parti interessate che stiamo incontrando. Dispiace come al solito constatare che la maggior parte dei commenti e dei comunicati denunciano una mancata lettura del regolamento che accompagna la proposta di istituzione della tassa di soggiorno. I proventi della tassa di soggiorno sarebbero destinati a garantire la sopravvivenza del punto Iat che attualmente svolge un servizio rivolto a tutte le strutture recettive del territorio, non solo di Fabriano. Quello svolto dallo Iat è un lavoro silenzioso e sotto traccia molto prezioso che vogliamo continuare a garantire, ma che è strettamente legato alla volontà della Regione di contribuire alle spese di gestione. Tale volontà viene messa in discussione ogni anno e, oltretutto, vorremmo anche implementare i servizi offerti, realizzando magari un sito internet efficiente al servizio delle imprese turistiche del territorio.

La parte restante dell’introito sarebbe destinata a investimenti da concordare con gli operatori turistici per incrementare l’attrattività e i servizi», chiarisce il primo cittadino di Fabriano.
Quindi, si entra nello specifico del regolamento, attraverso alcuni esempi, rispondendo di fatto alle critiche. «A esempio, il regolamento prevede che l’imposta venga applicata fino ad un massimo di 12 pernottamenti complessivi nell’anno solare per quelle persone che soggiornano per motivi di lavoro. Prevede anche che non si debba sopportare alcun pagamento dopo il terzo giorno di pernottamento consecutivo. Il regolamento è stato sottoposto alla Confcommercio – indirettamente alla Confartigianato che ha delegato alla prima la propria rappresentanza – e alla Cna e non abbiamo problemi a farlo con chiunque si dimostri interessato a intavolare, con spirito di collaborazione, ragionamenti atti a modificare in meglio il regolamento», la stoccata rivolta al comitato di Fabriano della Confindustria.

«La Cna ci ha già presentato le sue osservazioni, mentre con Confcommercio ci incontreremo per la seconda volta nei prossimi giorni. Anche in questo caso l’obiettivo non è convincere qualcuno della bontà delle nostre scelte, ma spiegare il perché vengono prese». La chiosa finale che, di fatto, lascia intendere come – a prescindere dal giorno in cui partirà – comunque la tassa di soggiorno, a Fabriano, sarà istituita.