FABRIANO – In vendita, oggi e domani, martedì 11 gennaio, i mini abbonamenti ai due spettacoli di prosa della stagione 2022 del Teatro Gentile di Fabriano realizzata su iniziativa del Comune di Fabriano con l’AMAT e con il contributo della Regione Marche e del MiC. La vendita si svolge presso la biglietteria del Teatro Gentile dalle ore 16 alle ore 20.
Gli spettacoli in cartellone
Il primo spettacolo è in calendario il 16 gennaio prossimo al termine di una residenza di riallestimento al Gentile, Troiane di Euripide, adattamento di Angela Demattè, con Elisabetta Pozzi e Graziano Piazza, Federica Fracassi, Francesca Porrini, Alessia Spinelli, per la regia di Andrea Chiodi. «Come si può rappresentare oggi una tragedia dopo averne vissuta una ma senza averla vista, senza aver compianto i morti?», con queste parole Angela Demattè s’interroga sul senso di rappresentare oggi il testo di Euripide, una riflessione che trova risposta nelle parole di Andrea Chiodi. «Se vogliamo trovare uno spiraglio, un fiato di speranza io la ritrovo in quell’inizio di Ecuba in cui la regina dice: «Dobbiamo alzare la testa…». Ecco, dobbiamo alzare lo sguardo, sollevare la testa e provare ad andare oltre la tragedia, non andrà tutto bene, ma andrà tutto secondo un bene misterioso che noi cerchiamo di indagare». Con queste premesse Andrea Chiodi, con la collaborazione della drammaturga Angela Demattè, rilegge la grande epopea degli sconfitti troiani – paradigma straziante e altissimo di ogni vinto nella Storia – uno dei più grandi capolavori del canone occidentale che ad ogni rilettura sa schiudere nuovi enigmi e sollecitare nuove interpretazioni e significati. Gabriele Pignotta nell’attuale e acutissima commedia “Scusa sono in riunione… ti posso richiamare?” arriva in scena al Gentile il 26 febbraio accanto a Vanessa Incontrada con un ritratto della sua generazione, quella dei quarantenni di oggi, abbastanza cresciuta da poter vivere inseguendo il successo e la carriera ma non abbastanza adulta da poter smettere di ridere ed ironizzare su sé stessa. Una commedia degli equivoci che, con ironia, invita a riflettere sull’ossessione della visibilità e sulla brama di successo che caratterizzano i nostri tempi.