MACERATA – Dal suo osservatorio di rettore della Bicocca di Milano, centro tecnologico d’avanguardia, Cristina Messa si confronta con una università umanistica come quella di Macerata per individuare le linee che devono coniugare i diversi saperi. L’appuntamento è per giovedì 28 febbraio (alle ore 11.30) al Polo Pantaleoni, dove il vertice dell’ateneo milanese dialogherà con il rettore Unimc Francesco Adornato sul tema dell’università e il suo futuro. «I grandi risultati della ricerca – commenta Adornato – nascono sempre più spesso dall’incrocio tra discipline, dipartimenti, atenei e tra essi e le strutture esterne: l’Università di eccellenza è anche il luogo della ibridazione delle competenze per la ricerca avanzata».
L’incontro rientra all’interno di una riflessione globale sulle diverse dimensioni accademiche – didattica, ricerca, rapporti con il territorio – lanciata da Adornato dall’inizio del suo mandato e culminata, lo scorso anno, negli Stati Generali dell’ateneo. «Stiamo attraversando una fase di mutamenti epocali – aveva dichiarato il rettore in quella occasione -, che trasformano economie, società e culture e determinano nuove ragioni di scambio e una nuova divisione sociale del lavoro, riposizionando i rapporti di forza e gli equilibri politico-economici mondiali. All’interno di questo scenario, le università – e la nostra, in particolare – devono essere in grado non solo di costruire conoscenze specialistiche, ma saperi integrati e complessi, come sono i sistemi che dobbiamo gestire. L’università vive nel futuro. Produce futuro e prepara il paese a rispondere alle sfide del futuro».
Maria Cristina Messa è professore ordinario di diagnostica per immagini e radioterapia e rettore dell’Università di Milano Bicocca dal 2013. Ha lavorato e condotto attività di ricerca in prestigiose strutture italiane ed estere: Philadelphia, Los Angeles, Londra. Dal 2011 è vicepresidente del Cnr. È stata nominata anche tra i rappresentanti italiani di Horizon 2020, il programma quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione, e tra i componenti del Consiglio Superiore di Sanità. Ha pubblicato oltre 130 lavori scientifici. I suoi principali argomenti di ricerca riguardano in generale l’uso di tecniche medico nucleari per la valutazione e la caratterizzazione funzionale di patologie del sistema nervoso centrale e delle neoplasie. Scopo finale di tale ricerca è la messa a punto di metodi trasferibili alla diagnostica clinica per l’ottimizzazione della diagnosi, prognosi e terapia di tali patologie.