Pesaro

Terremoto 2022, Fano e Pesaro aspettano 10 milioni di euro. Biancani: «La Regione ci dica quando»

Il consigliere Pd: «Nessuna certezza sulle modalità e sui tempi per finanziare il ripristino degli edifici pubblici. Privati e imprese abbandonati»

Transenne per cornicioni pericolanti

PESARO – Terremoto novembre 2022, ancora i fondi non sono stati trasferiti.

Il Vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Biancani (Pd) ha presentato un’interrogazione per chiedere aggiornamenti sull’attuazione dei Decreti per l’Emergenza sisma approvati a giugno e luglio.

«Quando potranno i Comuni, le Province e la Curia programmare i primi lavori di risanamento degli immobili? Nessuno ne parla, sembra un’emergenza dimenticata. Ad oltre un anno dal terremoto che il 9 novembre del 2022 ha colpito la costa marchigiana nelle province di Pesaro e Ancona, non è arrivato un soldo. Sono serviti oltre cinque mesi per arrivare alla Dichiarazione dello Stato di emergenza, deliberato ad aprile – ricostruisce Biancani –. A giugno è arrivato il Decreto finanziato con 4.860.000 euro per gli interventi di somma urgenza, l’assistenza alla popolazione, la rimozione delle situazioni di pericolo e il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici. I rimborsi, liquidati solo in questi giorni, sono a rendiconto, perché i Comuni sono stati costretti ad anticipare tutte le spese». 

Il decreto datato 6 luglio, recepisce la ricognizione dei danni ulteriori e l’elenco degli interventi, in totale 147, fornito dagli enti locali. Ci sono scuole, teatri, chiese, cimiteri, sedi provinciali e comunali, per un totale di quasi 62 milioni di euro. 

«La Regione ha sostenuto che anche gli interventi del Secondo piano saranno finanziati, ma non sappiamo ancora in che misura e in quali tempi. Entrando nel dettaglio dei fondi richiesti nel territorio, il totale dei lavori nel Comune di Pesaro ammonta a 1,7 milioni di euro, nel Comune di Fano 8,3 milioni di euro». Tra le opere necessarie a Pesaro, Biancani ricorda «il Teatro Rossini, fondamentale per la celebrazione della Capitale della cultura 2024, i cui lavori della facciata esterna sono stimati in 507mila euro. Per Palazzo Gradari servono 250mila euro, per il Chiostro della Basilica di San Giovanni, a fianco della biblioteca, 220mila euro e per la Pieve di Santo Stefano a Candelara 103.000 euro. Un capitolo a parte è rappresentato dalle scuole. Gli istitui superiori coinvolti sono tantissimi, la Provincia ha fornito una stima che supera gli 8 milioni di euro. Tra le sedi coinvolte a Pesaro ci sono l’Istituto alberghiero Santa Marta con 2milioni di euro, l’Istituto agraria Cecchi a Villa Caprile con 1,4 milioni di euro, il liceo Mengaroni 800mila euro, il liceo Mamiani e il liceo Marconi con almeno 500mila euro di lavori ciascuno».

Quanto ai privati, «non sono stati previsti finanziamenti o eventuali agevolazioni fiscali per le spese che devono sostenere i privati, imprese e cittadini. Ci sono stabilimenti, strutture ricettive, uffici e abitazioni danneggiati. I proprietari sono stati abbandonati, dovranno provvedere con risorse proprie».

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