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Terremoto in Albania: Osimo e Ancona unite nella solidarietà

Partirà dal porto di Ancona un carico di aiuti per gli sfollati di Durazzo. L’iniziativa è stata organizzata da Eglantina e Gerta, due giovani mamme albanesi residenti ad Ancona, con il supporto della compagnia Adria Ferries. Alla raccolta hanno partecipato anche i cittadini osimani

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Eglantina e Gerta con i pacchi di aiuti destinati in Albania||Gli scatoloni imballati pronti per essere imbarcati

OSIMO – Partirà oggi dal porto di Ancona con destinazione Durazzo un carico di aiuti per le popolazioni vittime del terremoto in Albania. Un totale di 135 pacchi pieni di cibo, vestiti, coperte e prodotti per l’igiene personale, frutto della raccolta solidale che ha chiamato all’appello i cittadini di Ancona e Osimo. L’iniziativa è nata da un’idea di Eglantina Turja e Gerta Kosovo, due giovani mamme albanesi residenti ad Ancona da diversi anni, che subito dopo il terremoto di Durazzo si sono attivate per inviare i primi aiuti nella loro terra d’origine. L’ufficio di spedizioni nel quale lavorano, la “Sail Post” di via Cardeto, si è così trasformato in un punto di raccolta di beni di prima necessità. Poi grazie alla disponibilità della compagnia di traghetti Adria Ferries, è stato possibile trasportare gratuitamente via nave tutto il materiale.

Gli scatoloni pronti per essere imbarcati

Una prima spedizione è stata organizzata lo scorso 30 novembre, la seconda partirà oggi pomeriggio alle 17 e ha coinvolto anche i cittadini osimani, che hanno partecipato all’iniziativa dopo un passaparola sui social network. Alla raccolta hanno aderito l’associazione di volontariato “Il Baratto”, la scuola dell’infanzia “Madiba, semplici cittadini e iscritti del Partito Democratico di Osimo, che ha aperto la propria sede per accogliere i beni di prima necessità. In pochi giorni sono stati raccolti circa 30 scatoloni con cibo e vestiti.
Poi il tutto è stato consegnato alla Sail Post di Ancona, dove Eglantina e Gerta con pazienza hanno imballato il materiale e diviso gli scatoloni per contenuto, con la descrizione in italiano e in albanese per agevolare i controlli doganali. Una volta sbarcato a Durazzo, il carico verrà ricevuto da un’associazione no profit albanese che si occuperà di distribuirlo agli sfollati in difficoltà.