ASCOLI – Un pacchetto di emendamenti che punta alla stabilizzazione del personale degli uffici speciali e dei Comuni nonché ad un’ulteriore semplificazione delle norme sulla ricostruzione e ad un aggiornamento della legge sul sisma. E’ quanto proposto, in Senato, dall’onorevole e commissario proprio alla ricostruzione Guido Castelli, per favorire una velocizzazione di tutte le pratiche relative al post terremoto del 2016.
L’intervento
«Dalla norma ai cantieri: questa una possibile sintesi dell’impegno che la struttura commissariale è chiamata ad assolvere nei prossimi anni – spiega Castelli -. La ricostruzione è una creatura viva che ha bisogno di essere curata e deve essere necessariamente abbinata ad una rigenerazione economica e sociale dei territori colpiti dal sisma. In ottava commissione, in Senato, ho anticipato la presentazione di un pacchetto di emendamenti al testo del decreto del 2016, per allinearlo alle più recenti innovazioni normative, a cominciare dal nuovo codice degli appalti. C’è ancora moltissimo lavoro da fare per la ricostruzione nelle quattro regioni colpite dal sisma. Basti pensare che la stima complessiva dei costi necessari per il ripristino del patrimonio lesionato da una delle più devastanti sequenze sismiche della storia repubblicana oscilla tra i 26 e 28 miliardi di euro – conclude il senatore ascolano -. Tre le priorità indicate: la ricostruzione pubblica, ancora tutta da realizzare, le problematiche che riguardano i borghi più devastati, nonché la ricostruzione degli edifici con i danni più gravi».