FANO – Risveglio da incubo per gran parte dei marchigiani. Non fa eccezione Fano, insieme a Pesaro, Mondolfo e Senigallia, tra le città più vicine all’epicentro del sisma che si è manifestato nel Mare Adriatico, davanti alle coste del pesarese di magnitudo 5.8. La gente in preda al terrore si è catapultata in strada, molti ancora in pigiama o svegliati proprio dal fortissimo sisma.
Centralini delle forze dell’ordine e dei vigili del Fuoco presi d’assalto: tantissime le chiamate e le richieste di verifiche per capire quali siano i danni riportati dagli edifici. Al momento non sono stati segnalati vittime o feriti.
A carattere preventivo sono state chiuse le scuole a Mondolfo di ogni ordine e grado al fine di permettere la verifica delle strutture. Si attendono decisioni analoghe anche a Pesaro e Fano. Si temono danni anche al sistema ferroviario: già in corso verifiche.
A distanza di mezz’ora emergono già i primi racconti: «Stavamo preparando i bambini per portarli a scuola, si è sentito un boato, dalla libreria sono cadute foto e soprammobili, le porte degli armadi si sono aperte. Io e mia moglie abbiamo fatto in tempo a prendere i piccoli ed andare in strada. È stata una scossa non solo violenta ma anche lunghissima: in giardino anche i cespugli e auto hanno ballato per diversi minuti e perfino da fuori, si vedevano le macchine muoversi».