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Terza vittoria per la Janus Basket, spicca Scanzi. L’intervista

Nella settimana di preparazione al Derby con Jesi, i biancoblu stazionano al primo posto del girone C2, a seguito della vittoria su Civitanova dello scorso weekend

Andrea Scanzi

Nella settimana di preparazione al Derby con Jesi, i biancoblu stazionano al primo posto del girone C2, a seguito della vittoria su Civitanova dello scorso weekend; terza vittoria consecutiva per i ragazzi di coach Pansa (Teramo, Roseto e la Virtus ndr), che sembrano aver trovato equilibrio in entrambe le fasi di gioco. A spiccare nell’ultimo match è stato Andrea Scanzi, con una fase difensiva ai limiti della perfezione sul numero 9 avversario Andreani, e ne abbiamo approfittato per fargli due domande:

Fresco MVP della partita con Civitanova, sei stato fondamentale nel successo della Janue sulla Virtus. Considerando la tua prestazione in marcatura su Andreani e i 55 punti segnati dalla Rossella, quanto è importante per questa squadra la fase difensiva?
«La fase difensiva è importante per qualsiasi squadra quindi mentirei se non ne sottolineassi l’importanza anche per la nostra. Essere solidi difensivamente da certezze perché si ha la consapevolezza di poter vincere anche se in attacco si ha una giornata no».

Coach Pansa nel postpartita ha detto che “la fase difensiva di questa squadra non si scopre di certo oggi”, ma negli ultimi due match è emerso il miglior attacco di tutta la stagione finora. Avete trovato una quadra anche a livello offensivo? O magari era solo mancanza di continuità nella preparazione fisica?
«Credo che il problema più grosso a livello offensivo sia stato il riuscire a “conoscerci” in campo ed a trovare quindi le abitudini giuste per poter giocare insieme. A tutte le squadre serve tempo per trovare la quadra, c’è chi riesce prima e chi dopo. Avere la possibilità di giocare insieme aiuta il gruppo a comprendersi meglio e di conseguenza a giocare meglio. Siamo ancora agli inizi diciamo, ma la strada è quella giusta».

Domenica il ritorno del Derby con Jesi, questa volta al PalaGuerrieri dopo il successo dell’andata. Che aria tira nello spogliatoio? Si sente la pressione del famigerato Derby?
«Tranquilla. Siamo consapevoli delle potenzialità di questo gruppo e questo permette di affrontare anche questi momenti con serenità. Ovviamente c’è carica e voglia di fare bene, tutti siamo mentalizzati verso il nostro obiettivo e nonostante sappiamo che la partita con Jesi non sarà facile noi vogliamo regalare una gioia a società e tifosi e lotteremo per questo. I derby sono tutte partite particolari, ovviamente si sente il bisogno di fare bene. Ma se di pressione si può parlare è solo quella positiva, quella che spinge a far bene».