ANCONA – Tante novità per i malati di tumore. Alla Clinica Oncologica di Torrette una “Breast Unit” (centro senologico) con un team di specialisti per le patologie mammarie e un ambulatorio per la fertilità e la sessualità. A breve un “Cancer Center Netwok”, una rete oncologica regionale per l’accoglienza e il trattamento di tutte le patologie tumorali.
Test genetici per valutare l’ereditarietà dei tumori al seno e test genomici per stabilire le terapie più efficaci. E’ quanto viene offerto gratuitamente da qualche settimana alle pazienti con sospetto di patologia mammaria e a quelle con malattia già conclamata. Una patologia quella del tumore al seno che, secondo i dati dell’ultimo rapporto AIRTUM (Associazione Italiana Registro Tumori), risulta essere la più frequente in Italia, seguita dal cancro del colon-retto, polmone e prostata.
Come spiega Rossana Berardi, direttore della Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona: «I test genetici sono disponibili gratuitamente per tutti i cittadini della regione Marche che ne hanno indicazione. Con questo strumento siamo in grado di valutare quelle mutazioni ereditarie che espongono al rischio di sviluppare un tumore. Con i test genomici Onco-Type DX, possiamo invece individuare, su una porzione di tumore, un pannello di geni che consente di stabilire le terapie più efficaci per la paziente operata di tumore al seno. In questo modo riusciamo ad evitare terapie potenzialmente tossiche in soggetti su cui non avrebbero effetto. Un vantaggio in termini di salute ed un abbattimento dei costi per il sistema sanitario. Attualmente in Italia questo tipo di test non è rimborsato e costa circa 3mila euro, ma all’Ospedale di Torrette, grazie ad una collaborazione creata con l’azienda californiana che li produce, siamo in grado di offrirlo gratuitamente per oltre un anno».
Questi strumenti diagnostici afferiscono alla “Breast Unit”, un team multidisciplinare di specialisti costituito da chirurghi senologi, chirurghi plastici, radiologi, anatomo-patologi, radioterapisti, oncologi e fisioterapisti, che si occupa di patologie mammarie. La “Breast Unit” segue la paziente dalla diagnosi al trattamento prenotando visite ed esami: una presa in carico che ha l’obiettivo di accelerare i tempi del percorso terapeutico, personalizzarlo e ottimizzarlo, sollevando la paziente dall’incombenza di fare tutto da sola. Un supporto a 360 gradi che prevede anche il sostegno psicologico nei casi in cui necessario. E proprio alla “Breast Unit” della Clinica Oncologica di Torrette recentemente è avvenuto il passaggio di consegne che ha portato ad affidare il coordinamento dal Prof. Giuseppetti alla Professoressa Rossana Berardi. «Il nuovo assetto prevede riunioni settimanali, maggiore collaborazione tra specialisti ed un ambulatorio congiunto tra chirurgia senologica e plastica. La paziente che si trova a dover affrontare un intervento demolitivo viene seguita contestualmente sia dal chirurgo senologico che da quello plastico, anche attraverso l’impiego di tecniche moderne come il “Lipofilling”, intervento ricostruttivo del seno, eseguito nelle Marche solamente ad Ancona. Un ambulatorio congiunto per ottenere un maggior risultato estetico oltre che oncologico».
Al via presso la Breast Unit, anche un ambulatorio per problematiche di fertilità e sessualità, una collaborazione tra la Clinica Ginecologica e la Clinica Oncologica di Torrette, per preservare la capacità riproduttiva femminile delle pazienti affette da patologia mammaria che hanno desiderio di maternità. «Con il professor Andrea Ciavattini, direttore della clinica ginecologica del Salesi – spiega la dottoressa Berardi – tutte le pazienti che ne faranno richiesta potranno essere indirizzate a questo ambulatorio congiunto che rientra anche nelle prestazioni della “Pink Room” di Torrette. La “Breast Unit” era già presente, ma ora l’abbiamo sistematizzata e stiamo procedendo con l’accreditamento della struttura secondo le norme ISO 9001:2015 e la certificazione europea ”Eusoma- The European Society of Breast Cancer Specialists” che qualifica il centro come punto di riferimento per la diagnosi e il trattamento del tumore della mammella in ambito nazionale».
Queste novità saranno illustrate ai cittadini nel corso di incontri che si terranno presso gli Ospedali Riuniti di Ancona nel mese di ottobre, in occasione del “nastro rosa”, la campagna per la prevenzione dei tumori al seno. All’Ospedale di Torrette sarà possibile effettuare visite senologiche e ginecologiche oltreché consulenze genetiche gratuite, prenotabili a partire dal mese di settembre tramite un apposito numero della Fondazione degli Ospedali Riuniti.
Per chi desidera maggiori informazioni sui tumori femminili sono previsti due eventi territoriali: il 6 settembre a Senigallia, alla Rotonda alle 16.30 si parlerà di test genetici e genomici, un incontro aperto alla cittadinanza promosso da Fidapa. Il 27 settembre sempre alla Rotonda di Senigallia, un team del Sant’Orsola di Bologna insieme a specialisti della Clinica Oncologica di Torrette, discuterà di tumori dell’ovaio e della mammella, evento promosso dalla professoressa Rossana Berardi e dall’Associazione Loto Onlus, che si occupa di tumori ovarici. Il 14 settembre si terrà un summit presso l’Ego Hotel di Ancona, riservato a professionisti oncologi e ginecologici, nel corso del quale si traccerà il punto sulle conoscenze e sui progressi nell’ambito dei tumori dell’ovaio, all’evento prenderanno parte anche esponenti delle istituzioni regionali.
Intanto si sta concretizzando la Rete Oncologica Marchigiana, «alla quale stiamo lavorando intensamente da un anno – afferma Rossana Berardi – in sinergia con i direttori delle oncologie marchigiane, con il Servizio Salute, con l’Agenzia Regionale Sanitaria e con la IV Commissione Sanità della Regione Marche. Abbiamo elaborato un documento congiunto e condiviso, che identifica e dà avvio al “Cancer Center Netwok”, un centro a livello regionale per la presa in carico e il trattamento dei pazienti oncologici, per tutte le patologie tumorali. Ora tocca alla politica, che dovrà procedere per dare formale realizzazione alla rete. Il modello prevede la stessa modalità operativa della “Brest Unit” e ha l’obiettivo di fornire accoglienza il più vicino possibile al domicilio del paziente, avvalendosi della collaborazione dei vari ospedali: al paziente saranno prenotate tutte le visite e gli esami per l’iter diagnostico-terapeutico. Lo scopo è rendere più efficiente il sistema aziendale e razionalizzare le spese. I pazienti hanno le stesse chance di cura, in maniera più efficace e vicino al proprio domicilio.