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Test salivari nelle Marche: Latini e Biondi replicano duramente a Santarelli

«La vera “scemenza” è stata rappresentata dai banchi a rotelle», la battuta dell'assessore regionale all’Istruzione, Giorgia Latini e della consigliera regionale Chiara Biondi

Chiara Biondi e Giorgia Latini

FABRIANO – La vera “scemenza” è stata rappresentata dai banchi a rotelle. Non si è fatta attendere la replica della Lega alle esternazioni del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, sull’utilizzo dei test salivari nelle Marche. L’assessore regionale all’Istruzione, Giorgia Latini e la consigliera regionale Chiara Biondi, oltre al commissario Augusto Marchetti, replicano al Sindaco sui test approvati dal CTS. «Il sindaco di Fabriano Santarelli ritiene i test salivari a scuola una scemenza? Opinione che si spiega da sé visto che ammette di non aver capito la loro finalità. Comprensibile, la lotta al covid nelle scuole non è la materia forte dei Cinquestelle, partito cui Santarelli appartiene: fosse stato per la loro ministra Azzolina staremmo ancora a spolverare i banchi a rotelle stipati nei magazzini anziché usare ogni strumento per scongiurare il ricorso alla Dad», scrivono Latini e Biondi.

Marchetti

«Per riaprire le scuole in sicurezza servono azioni mosse da logica e buon senso, due requisiti che il sindaco Santarelli sembrerebbe non possedere stando alle sue dichiarazioni. È evidente che i tamponi salivari sono una risposta efficace in assenza di green pass, quale che sia il motivo per cui non se ne dispone. Costano poco e possono essere usati efficacemente da tutti come sta avvenendo in altri Paesi. Come Lega abbiamo anche proposto che siano gratuiti perché non si tratta di essere no vax o no green pass, ma di non gravare ulteriormente di costi le famiglie in difficoltà», aggiunge il commissario regionale della Lega Marchetti.

L’attenzione per le scuole

«L’installazione di ventilatori meccanici e sanificatori nelle aule e la battaglia sui test salivari dimostrano che la Lega delle Marche lavora per dare risposte sensate e concrete a tutte le opinioni. La scuola sta per cominciare e ci sono ancora molti non vaccinati: dovremmo incrociare le dita o piuttosto intervenire con strumenti validi? Le Marche li hanno proposti e il CTS ha riconosciuto che i test salivari sono una modalità di tracciamento efficace quanto i tamponi nasali che si fanno in farmacia. Se i nasali sono validi per il green pass perché non ottenere il pass anche con i test salivari? Per questo ci siamo battuti e continueremo a batterci con buona pace del sindaco Santarelli», concludono, infine, Latini e Biondi.