JESI – La crisi non è ancora alle spalle. Ma sembra fare meno paura. Jesi e la Vallesina riescono ad arginare le cessazioni di attività, registrando risultati migliori di altre zone della provincia. Secondo uno studio condotto dalla Cna, nel corso del 2016 lo jesino ha perso 48 imprese attive, pari al -0,6% in meno rispetto al 2015 (nel 2016 sono 7.710 contro le 7.758 dell’anno prima), una diminuzione che in termini percentuali è inferiore a quella registrata dal complesso della provincia (-0,9%).
«Il comune di Jesi e quelli della Vallesina – spiega Andrea Riccardi, segretario della Cna territoriale – hanno retto meglio del resto della provincia al protrarsi degli effetti della crisi. A segnare i risultati peggiori sono l’agricoltura (-52 imprese), le attività produttive e commerciali legate all’edilizia (costruzioni –16 e attività immobiliari -12) e i trasporti (-6). A parziale compensazione di tali difficoltà, si registrano però vari casi di crescita del numero di imprese: in particolare tra le attività manifatturiere (+9), nel commercio (+5), nei servizi di alloggio e ristorazione (+8), nei servizi di noleggio – agenzie di viaggio – servizi di supporto alle imprese (+12)».
La Cna ha effettuato un confronto approfondito con tutti i Comuni dell’area: a Jesi le imprese attive aumentano di +12 unità (nel 2016 sono 3.609 contro le 3.597 del 2015); a Rosora +6 (171 contro 165); a Castelbellino aumentano di +2 (307 contro 305); Monteroberto +1 (244 e 243), mentre a Castelplanio e San Paolo di Jesi segnano un pareggio (per il primo 306 imprese attive sia nel 2016 che nel 2015, per San Paolo di Jesi 101 imprese in entrambi gli anni di riferimento). Vanno male, invece, i comuni di Filottrano con un saldo di –21 (989 contro 1.010); Cupramontana con un –19 (416 contro 435); Santa Maria Nuova –14 (352 contro 366); San Marcello –6 (195 contro 201); Monsano –5 (356 contro 361); Maiolati Spontini –2 (463 contro 465), Mergo e Poggio San Marcello –1 (rispettivamente 78 contro 79 e 63 contro 64);
Se poi si considerano i flussi di imprese in ingresso e in uscita nel corso del 2016, si vede che nell’area di Jesi, la “natimortalità” assume un segno positivo. «Le nuove imprese iscritte nel corso del 2016 – spiega Giovanni Dini, direttore Ufficio Studi Cna Marche – superano le imprese cessate nel corso dell’anno. Il saldo positivo è di 18 imprese e il contributo maggiore a questo risultato proviene dal comune di Jesi (che vede 266 nuove imprese a fronte di 219 cessazioni). Danno un deciso contributo positivo anche i comuni di Castelbellino, Monsano e Rosora. Il saldo tra nuove imprese e cessazioni è invece largamente negativo per Cupramontana, Filottrano, San Marcello e Santa Maria Nuova».
La Cna precisa comunque che il dato non coincide con la differenza tra imprese attive alla fine del 2015 e alla fine del 2016 perché non tutte le imprese registrate in corso d’anno hanno ancora dato a fine periodo comunicazione di inizio attività. Il numero delle registrate (fra cui sono inserite le nuove imprese) è, insomma, superiore a quello delle attive.