FABRIANO – Diventa sempre più aspra la polemica sulle lamentele del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, nei confronti dei dipendenti comunali. Un botta e risposta al vetriolo con il responsabile della Uil-Fpl, Rossano Moscatelli.
«Probabilmente il Sindaco dimentica che la Uil-Fpl ha sempre contestato negli anni dal 2010 al 2016 il depauperamento di personale (ricordiamo oltre 700.000 euro di personale in meno) e anche il comportamento delle precedenti amministrazioni. Se oggi il Comune si trova in questo modo, le responsabilità devono essere eventualmente ricercate verso quei soggetti e quella politica che ha governato negli “anni di immobilismo”. Come sindacato abbiamo più volte diffidato (ormai da anni) i comportamenti limitanti verso il personale dipendente, posti in essere da qualsiasi parte politica che ha condotto il Comune di Fabriano. Se non si dà respiro alla macchina comunale, i servizi non possono andare bene. Ricordiamo bene che nel 2012 arrivammo addirittura ad uno stato di agitazione di tutto il personale dipendente del Comune di Fabriano con convocazione in Prefettura e serio rischio di contenzioso, tutto poi rientrato proprio perché il Comune ammise la ragione della parte sindacale con il ritiro dell’atto unilaterale di allora e la riscrittura di un contratto decentrato integrativo nel 2014», la stoccata di Moscatelli.
Alla quale segue, la replica social di Santarelli. «Come al solito il sindacato fa orecchie da mercante. Chi mi ha risposto sa benissimo di cosa parlo e sa benissimo come stanno le cose. Se siamo arrivati a questo punto con tutto ciò che lamentano bisogna che ciascuno si assuma le sue responsabilità. Questa amministrazione sta cercando di mettere a posto una situazione che si trascina da anni, anni di immobilismo e anni nei quali evidentemente anche il sindacato non ha saputo svolgere il suo ruolo. Veniamo da una ispezione del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha analizzato gli anni dal 2010 al 2015 e che ha rilevato una serie gravosa di irregolarità nel trattamento del salario accessorio e sanno benissimo anche questo. Sanno anche benissimo che già a inizio 2018 abbiamo approvato un piano dei fabbisogni per il personale che a oggi ha portato all’assunzione di due unità e all’attivazione delle mobilità interne. Noi siamo qui da solo un anno e mezzo, loro ci sono sempre stati. Io non sono solito sparare nel mucchio. La situazione che io ho denunciato viene lamentata ogni giorno dalla gran parte dei dipendenti e questa risposta denota quantomeno uno scollamento con la realtà che si vive negli uffici. I dipendenti che hanno letto le mie dichiarazioni hanno saputo distinguere e ciascun ha saputo valutare», il j’accuse pesantissimo del primo cittadino.
La contro replica di Moscatelli non si fa attendere. «Il Sindaco del Comune di Fabriano deve essere comunque e sempre il Sindaco di tutti, a partire dai cittadini. Sa di affermare cose veramente sbagliate quando dice che il Sindacato fa “orecchie da mercante” e quando afferma che “anche il sindacato non ha saputo svolgere il suo ruolo”. Come sindacato non possiamo che dissentire e rispondere adeguatamente e sempre con rispetto al pensiero, a nostro parere errato, del Sindaco. Se l’Amministrazione attuale lamenta “anni di immobilismo” non può certo addossare la responsabilità al sindacato di categoria. Le scelte politiche, amministrative e organizzative non spettano certo al sindacato, ma sono frutto di precisi indirizzi e scelte della politica, anche se forse parliamo della politica di “allora”?».
In coda, il ramoscello d’ulivo. «Ci assumiamo le nostre responsabilità: da anni denunciamo la carenza di personale e ricordiamo che “il mondo politico” affermava sempre che i “dipendenti comunali sono troppi”. Finalmente le istanze e le richieste, anche della parte sindacale, hanno trovato una semplice risposta: bisogna fare i concorsi. Questo dimostra che quello che la Uil-Fpl denunciava era vero, soprattutto se lo afferma chi era prima all’opposizione e oggi governa la città. Sia chiaro, non è una critica. Ma di certo è una presa d’atto ineludibile. Serve personale per dare i servizi e per darli di qualità, serve anche personale qualificato. Quindi è bene investire fortemente anche nella formazione e aggiornamento del personale già in servizio. La politica ha una responsabilità nei confronti della comunità: quella di scegliere il meglio, anche tra i dipendenti, e il tutto basato su dati tangibili e riscontrabili. Anche lo scorso 19 dicembre abbiamo avuto un incontro di trattativa con l’Amministrazione e abbiamo notato, per l’ennesima volta, la volontà di dare un segnale diverso rispetto al passato. Noi ci stiamo. Le critiche vanno bene, ma se ci sono problemi va prima fatta una analisi, si deve cercare di capire il perché, mettersi in discussione in primis, e poi valorizzare chi merita senza sparare nel mucchio. Apprezziamo la volontà di cambiare, ma il vero cambiamento non è quello “contro qualcuno”, ma cercando di capire come aiutarsi a cambiare. La Uil-Fpl ha sempre sposato la teoria del cambiamento. Nessuno fa le cose uguale agli altri. E fortunatamente c’è sempre tempo per cambiare davvero».