JESI – Si tratta del quinto nigeriano – in un breve lasso di tempo – che cade nella rete dei Carabinieri della Compagnia di Jesi, agli ordini del maggiore Benedetto Iurlaro, durante operazioni antidroga messe in atto dai militari con incessante frequenza anche fuori città (operazioni del genere, infatti, sono state effettuate con successo anche a Fabriano).
L’intento è quello di fare “terra bruciata” e, sino a ora, il traffico di stupefacenti ha trovato durissimi ostacoli nel poter procedere e diffondersi senza intoppi sul nostro territorio. E, ogni volta, i corrieri portano quantità sempre maggiori.
Stavolta a finire in manette è stato M.T., 29 anni, nigeriano, residente nel Lazio e anche lui, come quasi tutti gli altri, richiedente asilo e munito di permesso di soggiorno.
Aveva con sè 1.200 grammi di marijuana di altissima qualità che sul mercato nostrano avrebbero fruttato sui 13mila euro.
È stato arrestato ieri, 5 ottobre, alla stazione ferroviaria di Jesi – tenuta costantemente sotto controllo – dagli uomini del tenente Maurizio Dino Guida, che dirige il Nucleo Operativo, e si trova attualmente in carcere ad Ancona. Deve rispondere dell’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze strupefacenti.
I militari si erano appostati nel primo pomeriggio, intorno alle 14, a presidio della zona, in attesa di un uomo di colore in pantaloncini rossi, il corriere, che sarebbe sceso da un treno con un carico di “maria”
E si trattava del regionale delle 15.50, proveniente da Ancona e diretto a Roma.
Particolare importante, questo dei pantaloncini rossi, in quanto di uomini di colore, alla stazione, ce n’erano diversi ma solo uno era quello al quale i Carabinieri stavano dando la caccia.
Una volta individuato, il giovane nigeriano, che portava con sè uno zainetto nero e si guardava attorno con circospezione, veniva bloccato da due militari nel sottopassaggio, opportunamente “chiuso” ai due imbocchi per evitare eventuali fughe.
Dopo le prime schermaglie verbali il fermato si arrendeva all’evidenza e consegnava per il controllo richiesto lo zainetto nel quale erano stati occultati i 1.200 grammi di marijuana.