Attualità

Tragedia alla Lanterna, la testimonianza di un giovane osimano

Stamattina, 10 dicembre, il ragazzo si è recato dai carabinieri a Osimo per raccontare quello che aveva visto

I carabinieri all'esterno della Lanterna Azzurra

OSIMO – «Volevo solo divertirmi e invece io e i miei amici abbiamo preso parte a una tragedia. Ho visto le gambe intrecciate e i corpi dei miei coetanei». Venerdì sera, 7 dicembre, c’era anche A.I., 18 anni di Osimo con alcuni suoi amici alla “Lanterna azzurra” di Corinaldo. Stamattina, lunedì 10, si è recato spontaneamente al comando dei carabinieri di Osimo per deporre la sua testimonianza.

«Quando è successo il disastro io mi trovavo all’interno e ho capito subito che era accaduto qualcosa di grave -ha aggiunto -. Il locale era strapieno, c’era una folla indescrivibile, si percepiva la poca sicurezza. Ad un certo punto l’aria si è fatta irrespirabile, mi bruciavano gli occhi. Credo di aver visto il ragazzo con il cappellino dello spray al peperoncino. Sono riuscito a portarmi fuori e il personale mi ha trasferito nella saletta dell’infermeria del locale dove sono rimasto avvolto da una coperta termica. Prima, all’entrata, ho chiesto ai buttafuori se Sfera era arrivato perché si era sparsa quella voce. Mi hanno risposto minacciandomi, erano nervosi. Mi sono sentito minacciato insomma. Ho raccontato anche ai carabinieri che avevo dieci blocchetti per le prevendite, due li ho venduti e gli altri otto me li hanno chiesti indietro».