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Trecastelli: sequestrato un allevamento-lager. Salvati 859 cani di piccola taglia

Gli animali erano stipati in spazi angusti e non adeguatamente areati. La Procura ha indagato cinque persone anche per il rischio di diffusione della "Brucella canis"

Alcuni dei cani trovati nell'allevamento del Senigalliese

SENIGALLIA – Cani indifesi, maltrattati e malati, tenuti in spazi angusti, senza adeguata areazione e spazio di movimento. Una specie di lager. È stato sequestrato nei giorni scorsi a Trecastelli un allevamento dove sono stati rinvenuti 850 cani di piccola taglia, ora salvati dai Carabinieri del Gruppo Forestale di Ancona. Accanto alla precaria situazione igienica dei cuccioli, anche il rischio della diffusione della “Brucella canis”, una zoonosi infettiva trasmissibile anche all’uomo, contratta almeno dalla metà dei cani sequestrati.

L’operazione è stata portata avanti dal Nucleo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestale di Ancona e altri Reparti del Gruppo medesimo, congiuntamente alle Guardie Zoofile del Nucleo Vigilanza WWF e di Legambiente Ancona, coadiuvati dai volontari dell’Associazione Amici Animali di Osimo su delega della Procura della Repubblica di Ancona.

Il sequestro preventivo d’urgenza disposto dalla Procura di Ancona è stato già convalidato dal gip Carlo Masini. Al momento sono 5 le persone indagate dalla Procura della Repubblica di Ancona per i reati di inosservanza dei provvedimenti delle Autorità Sanitarie e detenzione degli animali in condizioni di sofferenza.

Sono state denunciate per maltrattamento e mancato rispetto delle ordinanze sanitarie con rischio di diffusione della malattia. Sequestrati complessivamente 850 cani di piccola taglia, strutture e altro materiale utile alle indagini.


La situazione peggiore è risultata essere quella riscontrata presso l’abitazione annessa all’allevamento, nella quale sono stati rinvenuti circa 270 cani, molti dei quali chiusi dentro trasportini accatastati gli uni sugli altri o dentro contenitori in plastica in condizioni igieniche molto precarie. L’allevamento di Trecastelli, molto noto e particolarmente attivo nella vendita di cani di piccola taglia come chihuahua, barboncini e maltesi, aveva già subito dei provvedimenti di restrizione a partire dal 2018, sia nella movimentazione dei cani che nel numero degli animali allevati, in considerazione del limite imposto dall’autorizzazione.

Le ordinanze sono state più volte reiterate, in particolare dal giugno 2020 a seguito dell’accertamento di un focolaio di Brucellosi (Brucella canis), malattia rilevata in maniera sporadica in Italia su singoli esemplari e nell’allevamento che rappresenta l’unico focolaio conosciuto nella Comunità Europea.