TREIA- I palloncini bianchi fatti volare in cielo. Lo stesso colore del feretro di Leonardo Sacchi, il 18enne di Treia rimasto vittima di un terribile incidente lungo la provinciale 128, tra Chiesanuova e Treia, nella notte tra mercoledì e giovedì.
La chiesa dei Santi Vito e Patrizio non è stata sufficiente ad accogliere le circa mille persone che oggi pomeriggio hanno voluto dare l’ultimo saluto, officiato da Padre Luciano Genga, al giovane di Chiesanuova. Tantissimi i giovani che non sono riusciti a trattenere le lacrime quando il fratello Ludovico, il cugino Davide, i compagni di classe e la docente dell’ITIS Divini di San Severino hanno ricordato Leonardo.
«Leo mi manchi; lo so è passato poco tempo ma già mi manchi – le toccanti parole del fratello che hanno commosso i presenti -. Mi mancano i giorni d’estate passati insieme a divertirci e mi mancano i tuoi consigli da fratello».
«Leo tu avevi capito che le persone sono importanti nella vita – le toccanti parole del cugino Davide -. Quando mancavi ai pranzi della domenica sentivamo sempre la tua mancanza e ora come faremo? Ti prometto che in quel posto a capotavola, da oggi, non ci si siederà più nessuno perché tu sarai sempre con noi».
Anche la docente di italiano dell’istituto settempedano che Leonardo frequentava ha voluto esprimere tutta la sua vicinanza, a nome dell’intera comunità scolastica, alla famiglia di Leonardo Sacchi. «Leonardo ci ha lasciato a pochi passi dal tanto desiderato traguardo dell’esame di stato. L’aggettivo che meglio lo definisce è amabile: amabile nelle intenzioni e nei modi e ricorderemo sempre il suo carattere cordiale e posato».
E poi il ricordo degli studenti della quinta C dell’Istituto settempedano che il 18enne frequentava.
«Caro Leo mai avremmo pensato che questo giorno sarebbe arrivato perché tutti sappiamo cosa saresti potuto diventare – le parole degli studenti della quinta C che il 18enne frequentava -. Ora siamo gelosi di chi potrà guardarti negli occhi e farsi una risata con te ma sappi che un giorno ci ritroveremo e saremo di nuovo insieme; questo è solo un arrivederci».
Ad attendere il feretro bianco all’uscita della chiesa tutta la comunità di Treia, gli striscioni e i palloncini bianchi dei compagni di classe di Leonardo fatti volare in cielo. «Grazie di tutto ragazzi» le parole di papà Giordano e di mamma Romina, distrutti dal dolore, insieme al fratello Ludovico che teneva in mano le bacchette della batteria che Leonardo amava tanto suonare. «Ciao Sach. Sei sempre con noi».