ANCONA – Sale al 92,1% la puntualità reale dei treni regionali marchigiani arrivati entro i 5 minuti dall’orario previsto: più 3,2% rispetto al 2014. Solo lo 0,1% dei convogli regionali è stato cancellato, portando così al 99,6% (+0,8% vs 2014) l’indice di regolarità, che misura le corse effettuate rispetto alle programmate. A metterlo nero su bianco è Trenitalia.
A confermare i risultati delle corse ferroviarie regionali gestite dalla medesima azienda nelle Marche, nel corso del 2017, è il giudizio dei clienti: «Nell’ultima indagine chiusa a novembre – si legge nella nota di Trenitalia – l’86,9% si è dichiarato soddisfatto del viaggio nel suo complesso, facendo salire la media del periodo da gennaio a novembre dal 78,7% del 2015 all’86,9% del 2017, con una crescita in due anni di 8,2 punti percentuali».
Risulta superiore alla media generale l’arrivo in orario dei treni in circolazione nelle ore di punta del mattino: nella fascia 6-10 è il 95,5% ad arrivare puntuale, percentuale in linea con quella dello scorso anno. Il trend continua a essere positivo: la puntualità reale aumenta di 3,2 punti percentuali rispetto al 2014, di 0,5 punti rispetto al 2015 e di 0,2 vs 2016.
Sono indici che, considerando le sole cancellazioni (0,1%) e ritardi (1,1%) imputabili direttamente a Trenitalia, salgono al 99,9% come regolarità e 98,9% per la puntualità, «a dimostrazione che la macchina industriale e organizzativa di Trenitalia sta confermando la sua positiva evoluzione, addirittura con una riduzione rispetto al 2016 di 0,7 punti percentuali dei ritardi di sua diretta responsabilità».
Il bilancio del 2017 tiene conto del volume di servizi prodotti nella regione Marche, pari a circa 43.500 treni circolati, percorrendo complessivamente 3 milioni e 912.455 km con oltre 7 milioni di passeggeri saliti a bordo.
L’ultima indagine demoscopica, condotta a novembre da una società esterna al Gruppo FS, ha evidenziato un miglioramento nel giudizio che i clienti marchigiani danno del servizio sia nel confronto con gli anni precedenti 2016 e 2015 (+2,5% vs novembre 2016 e +8,6% vs novembre 2015), sia con il cumulato annuo (+4,5% vs il 2016 e +8,2% vs il 2015).