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Troppi controlli, gli scambisti se ne vanno

Una sbarra chiude l'accesso alle auto nel canneto di Cesano. Tre sexy park a Senigallia segnalati sui siti frequentati dagli amanti dello scambio di coppia: il parcheggio di Ciarnin, quello di Strada della Bruciata ed i giardini Morandi. Con tanto di recensioni

sbarra a Cesano

SENIGALLIA – Sono tre i parcheggi della spiaggia di velluto segnalati sui siti web abitualmente frequentati da scambisti. Il parcheggio di Strada della Bruciata, a poche centinaia di metri dal casello autostradale, lo stesso che può essere raggiunto percorrendo a piedi il lungofiume Cesano. Il parcheggio di Ciarnin, dove fino a poco tempo fa, in orari notturni “sostavano” anche le prostitute ed i giardini “Morandi”.

La task force

Negli ultimi mesi le forze dell’ordine hanno attuato numerosi controlli per arginare il fenomeno della prostituzione. Passate al setaccio le aree frequentate dalle lucciole e dagli amanti del sesso en plein air. A correre ai ripari, anche l’amministrazione comunale che ha chiuso, con una sbarra, l’ingresso al canneto di Cesano, luogo abitualmente frequentato da chi cerca “compagnia” maschile. Dal canneto, si arriva alla foce del fiume, che nei mesi estivi diventa meta del turismo naturista.

Il tam tam

Troppi controlli: sui siti è partito il passaparola e molti sconsigliano i parcheggi della spiaggia di velluto per “incontrarsi”. Nel mirino delle forze dell’ordine, per primi erano finiti i giardini Morandi, segnalati sul web come un luogo dove da tempo non ci sono più certe frequentazioni, anche per via delle numerose proteste avanzate dai residenti. Secondo i siti d’incontri, l’unico sexy park ancora frequentato, soprattutto nei mesi estivi, sarebbe quello di Strada della Bruciata.

Il regolamento

Nei siti web frequentati da chi predilige lo scambio di coppia è segnalato un vero e proprio regolamento: “Le coppie scelgono chi fare giocare, aspetta sempre un loro segnale. Non puntare gli abbaglianti su un’altra macchina. Rispetta l’ambiente, non lasciare carta o fazzoletti a terra”.