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Truffe telematiche a danni di osimani, denunciati in tre

Un 30enne residente a Casenuove lamentava di non aver mai ricevuto un televisore hd di ultima generazione che aveva già pagato mediante bonifico di 430 euro. La Polizia raccomanda di diffidare dei messaggi ricevuti via mail su pc e smartphone che invitano a fornire password o dati personali

Gli agenti osimani al lavoro

OSIMO – Un 30enne residente a Casenuove di Osimo lamentava di non aver mai ricevuto un televisore hd di ultima generazione che aveva già pagato mediante bonifico di 430 euro. In contemporanea un truffatore, dopo aver incassato 700 euro su una carta prepagata, ha omesso di inviare un personal computer Apple a un’impiegata osimana di 45 anni residente in zona San Marco. Da ultimo l’incubo della truffa “phishing” attuata stavolta ai danni di una 35enne residente a Osimo.

Gli agenti della polizia di Stato del commissariato di pubblica Sicurezza di Osimo, cui le tre vittime hanno sporto subito denuncia, hanno deferito alla Procura tre persone per truffa telematica aggravata.

Gli agenti dell’ufficio Anticrimine hanno individuato attraverso le tracce telematiche il primo responsabile, un siciliano pregiudicato di 41 anni, che aveva pubblicizzato su un sito specializzato la vendita di un televisore ad alta definizione. Gli investigatori cibernetici hanno poi deferito all’autorità giudiziaria un rumeno di 35 anni residente a Brescia. Identificato a ruota anche il responsabile del “phishing”: gli agenti sono riusciti a risalire tramite i contatti IP, la tracciabilità dei pagamenti effettuati e le postazioni utilizzate per ordinare la merce via web, a una località della Campania da dove, un 27enne del posto, aveva ingannato la vittima fingendosi un incaricato di un ente affidabile. Aveva convinto un’infermiera residente a Osimo, attraverso l’invio di mail false, a fornire dati personali di accesso alla sua carta prepagata. È riuscito così a prelevare circa mille e 500 euro.

L’ALLERTA DELLA POLIZIA
La Polizia raccomanda di diffidare dei messaggi ricevuti via mail su pc e smartphone che invitano a fornire password o dati personali da enti o istituzioni perché sono sempre falsi. Non richiedono mai infatti dati sensibili agli utenti. Prestare massima attenzione anche alle homepage cui si viene indirizzati perché si tratta sempre di siti clonati da pirati informatici, utilizzati per impossessarsi dei codici di accesso personali.