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Turismo, anno complicato anche ad Osimo: ecco i numeri del 2020

Per il comparto del turismo il 2020 è stato un anno complicato, esclusa la boccata di ossigeno dei mesi luglio-settembre, la restante parte dell’anno è stata soggetta a limitazioni e chiusure. Il punto con l'assessore Michela Glorio

Da sinistra: l'assessore alla Cultura Mauro Pellegrini, il sindaco Simone Pugnaloni e l'assessore al Turismo Michela Glorio
Da sinistra: l'assessore alla Cultura Mauro Pellegrini, il sindaco Simone Pugnaloni e l'assessore al Turismo Michela Glorio

OSIMO – Per il comparto del turismo il 2020 è stato un anno complicato, esclusa la boccata di ossigeno dei mesi luglio-settembre, la restante parte dell’anno è stata soggetta a limitazioni e chiusure. «Con la chiusura di Schengen e le limitazioni agli spostamenti, anche tra Comuni, il turismo è letteralmente crollato. Il punto Iat (Informazione ed accoglienza turistica) e le attività di visita alla città e alle grotte sotterranee sono stati chiusi e sospesi dall’11 marzo al 3 giugno e dal 3 novembre a tutt’oggi.

Nonostante i numeri ridotti e le limitazioni imposte la stagione 2020 ha raggiunto numeri significativi – spiega però l’assessore al Turismo Michela Glorio -, infatti tra giugno e ottobre sono stati seimila e 514 i visitatori che hanno scelto Osimo comprando un biglietto per la visita alle grotte o per uno degli itinerari “outdoor”, più di tremila quelli che si sono rivolti ai servizi informativi, senza acquistare il biglietto. Nei primi mesi dell’anno (gennaio e febbraio) si è riscontrato un più 20 per cento negli ingressi per poi subire un azzeramento nei mesi di marzo, aprile e maggio. Al 3 novembre, il totale dei biglietti staccati è stato settemila e 390. I numeri non sono comparabili con le annualità precedenti a causa degli ingressi contingentati che non hanno permesso di accogliere gruppi con più di dieci persone, in rispetto della normativa anti-Covid».

Per i primi mesi del 2021 l’assessorato ha in programma di ospitare una visita di “Linea verde” a gennaio e di lavorare alla stipula di due convenzioni, con l’azienda Umani e Ronchi per la progettazione di itinerari turistici nell’azienda e con il Sistema museale di Offagna per l’istituzione di una reciprocità nella scontistica tra chi visita il polo museale offagnese e chi la città sotterranea di Osimo.

Nel 2020 è stato impostato anche un sistema di rilevazione dati nei punti di informazione che mostrano che su circa duemila e 900 richieste di informazioni pervenute, il 70% ha scelto una delle opzioni proposte e il 30 (circa 880 persone) ha preferito visitare la città autonomamente con i supporti cartacei forniti. Nel nuovo sito Osimo turismo è stata inserita la modalità di prenotazione e pagamento online: dal 24 agosto al 4 novembre 957 biglietti sono stati venduti online per un importo di quattromila e 458 euro (circa il 40 per cento del totale venduti). Per il miglioramento dell’area archeologica di Montetorto sono arrivati 27mila euro.

«Abbiamo poi partecipato al bando per l’acquisto di veicoli elettrici sostenibili emanato dalla Regione per l’acquisto di un minibus elettrico “sightseeing” che permetterà di attivare un servizio di trasporto locale per i turisti permettendo di raggiungere i luoghi più caratteristici della città e di sviluppare itinerari turistici ad hoc. Il veicolo sarà 100% elettrico e potrà soddisfare le esigenze di un turismo ad impatto ambientale zero e inclusivo a 360 gradi. Il progetto che è stato finanziato al 50 per cento dalla Regione Marche con fondi del 2021. Inoltre, assieme al responsabile della Asso e grazie al confronto con l’assessore al Turismo di Camerano e con la Regione Marche, abbiamo stilato un protocollo di sicurezza per i visitatori e le guide turistiche che ha previsto l’adeguamento dei locali dello Iat per evitare gli assembramenti e l’attuazione di metodi di registrazione e controllo della temperatura e dell’utilizzo dei dpi. Il numero dei visitatori che potevano scendere in grotta è stato drasticamente ridotto da 25 a otto persone, così come per le visite in esterna il numero massimo di visitatori, presenti contemporaneamente, si è attestato sulle dieci unità».