GENGA – Turismo nel fabrianese, stop che costerà caro per l’emergenza Coronavirus. I numeri record registrati per le Grotte di Frasassi di Genga e le strutture museali di Fabriano – museo della Carta e della Filigrana e Pinacoteca civica, in testa – sono destinate ad avere performance non esaltanti al termine di questo 2020. Soprattutto, perché, è saltato tutto il turismo scolastico, segmento importante soprattutto per Fabriano.
Ma si cercherà, certamente, di correre ai ripari una volta che – si spera presto – le varie Ordinanze sul distanziamento sociale saranno abolite, anche cercando testimonial a livello nazionale: le Grotte di Frasassi di Genga sono, spesso e volentieri, meta di personaggi importanti. L’ultima, in ordine cronologico, è stata Ginevra Nuti, del celebre regista e attore Francesco, che ha fatto in tempo a visitare lo splendido complesso ipogeo gengarino, prima della serrata definitiva, non ha mancato di dare risalto a questa sua visita. «Vi voglio deliziare con le Grotte di Frasassi», l’incipit del suo post su Instagram. «In questi giorni di quarantena voglio deliziarvi con le Grotte di Frasassi. E vi giuro che in foto non rendono», il resto del testo che accompagna quattro foto scattate da Ginevra: i Giganti, la Sala Duecento, la Sala Infinito e l’immancabile Sala delle Candeline.
Dopo la prima ordinanza regionale la direzione delle Grotte di Frasassi ha consentito l’ingresso solo a piccoli gruppi di 10 persone, mantenendo tutte le precauzioni le tutele per il personale e i turisti. In quel lasso di tempo Ginevra Nuti ha esaudito il suo desiderio di visitare le Grotte di Frasassi. Dopo l’ultima ordinanza del governo nazionale, però, si è deciso di osservare la chiusura totale del sito turistico al pubblico, fino al termine previsto per il 4 aprile, ma certamente questo stop sarà prorogato.
Anche a Fabriano, si dovrà correre ai ripari per mantenere un discreto numero di turisti, ma sarà molto più difficile, visto e considerato che l’afflusso maggiore al museo della Carta e della Filigrana è garantito, come prassi consolidata, proprio dal turismo scolastico. E per quest’anno, certamente, sarà pari a zero.