PESARO – Un comparto azzerato, come gli spostamenti e la possibilità di viaggiare. E gli alberghi sono vuoti, con i loro costi di manutenzione, bollette e spese da sostenere. Frabrizio Oliva, presidente Apa Hotels Confcommercio tira le somme sulle vacanze pasquali, periodo che solitamente produce arrivi e presenze, dunque incassi. Ma quest’anno così non è.
E dice: «Da settembre non fatturiamo più, da Natale a Pasqua senza eventi abbiamo perso oltre 100 mila presenze, i ristori sono ridicoli calcolati su un dodicesimo, abbiamo avuto l’elemosina. Le nostre prospettive non sono rosee e se va bene rischiamo di lavorare come l’anno scorso, troppo poco.
A Pasqua è stato impossibile organizzare degli eventi e di fatto non si è lavorato, neppure con gli alberghi annuali».
Il clima di incertezza non aiuta. Aprile diviso tra arancione e rosso ha inciso anche sulle future prenotazioni. «Una visione così pessimista ha bloccato anche le prenotazioni per l’estate. Siamo in forte difficoltà, alcuni non sanno se potranno riaprire. Speriamo che dopo Pasqua arrivino le prime richieste per tentare di mettere dei punti fermi a luglio e agosto, ma ancora i telefoni non squillano e internet è fermo».