ANCONA – Le aspettative per l’affluenza di Pasqua erano piuttosto alte. Non si può dire che siano state del tutto tradite. Ma gli operatori del settore erano convinti di una performance decisamente migliore. Le strutture più piccole hanno registrato il sold out quasi ovunque. Mentre quelle con una capacità di accoglienza maggiore stanno soffrendo un po’ di più. In linea di massima si tratta di un turismo di prossimità, se non addirittura in molti casi interno. In sostanza i marchigiani riscoprono le Marche. Mentre in minima parte si è riaffacciato anche l’outgoing, con una preferenza per il Mar Rosso.
Il last minute
La Pasqua 2022 sarà ricordata come la vacanza del last minute. Infatti l’accelerata delle prenotazioni c’è stata a ridosso del weekend. «Fino a una settimana fa le previsioni di affluenza sul fine settimana di Pasqua non erano proprio incoraggianti – afferma Massimiliano Polacco, direttore generale di Confcommercio Marche Centrali – poi l’impennata negli ultimi giorni». Un trend che sembra sia stato confermato un po’ in tutta la regione. «Stanno arrivando le prenotazioni – replica Alberto Tassi, presidente Asshotel Confesercenti Marche – ma in molti casi si è ben lontani dal sold out». A mettere i bastoni tra le ruote al flusso turistico pare sia stato ancora un volta il covid. «Abbiamo ricevuto molte chiamate di gruppi che hanno dovuto disdire la prenotazione perché alcuni di loro sono risultati positivi al covid» continua Tassi. E ad appesantire il clima di incertezza generale ha influito sicuramente la situazione riguardante il conflitto Russia-Ucraina. «Con il caro vita c’è una propensione minore alla spesa – dice Cristina Montemurro, titolare dell’agenzia di viaggi Duemme Tour – un po’ di movimento c’è stato, ma siamo lontani dal turismo pasquale di 3 anni fa».
L’organizzazione individuale
Un altro aspetto riscontrato durante il weekend di Pasqua è la netta prevalenza di un turismo autorganizzato a discapito dei tour operator. «Per chi fa Incoming sulle Marche è stata una debacle totale – afferma Ludovico Scortichini di Go World e presidente del Gruppo Turismo Confindustria Marche Nord – proprio in virtù del last minute c’è chi ha provveduto autonomamente ad effettuare le prenotazioni bypassando completamente i tour operator». Ma se la Pasqua non ha risollevato il morale delle agenzie, pare ci sia un barlume di speranza per la primavera inoltrata. «Stiamo assistendo ad un incremento di interesse per le vacanze all’estero sulla coda di aprile fino ai primi di giugno – spiega Cristina Montemurro – molti ci stanno chiedendo il Mar Rosso». Destinazione confermata anche da altri agenti di viaggio. «Confermo che la destinazione del Mar Rosso è ripartita alla grande – sottolinea Antonio Recchi, titolare di Criluma Viaggi – nonostante l’incertezza generale, c’è chi ha voglia di tornare a muoversi e lasciarsi alle spalle la pandemia».
La riscoperta delle Marche
Poi c’è chi, invece, ne ha approfittato per restare dentro i confini regionali andando alla riscoperta di tradizioni e luoghi storici. Infatti ha riscontrato un certo successo il treno storico delle Marche: una tratta che parte da Ancona e termina a Pergola con uno stop a Fabriano. E nelle soste i turisti vengono imbarcati nei pullman diretti nei borghi dell’entroterra. «Una proposta vincente su cui stiamo puntando da tempo – racconta Recchi – inauguriamo la stagione a Pasquetta e siamo già al completo». Duecentocinquanta posti disponibili andati sold out in poco tempo. Il treno storico delle Marche effettuerà 20 corse in totale fino a dicembre. «Durante ogni giornata di tour si potranno visitare alcuni dei luoghi più accattivanti dell’entroterra marchigiano – spiega Recchi – dalla miniera di Cabernardi ai bronzi dorati di Pergola». Una proposta che ha subito attirato la curiosità di molti turisti e anche della Cnn Travel che gli ha dedicato un servizio.