OSIMO – “Mentre la burocrazia impera le polveri uccidono” e “Ora basta, cambiamo aria” sono soltanto alcune delle scritte di più grande impatto impresse sui cartelli imbracciati da cittadini e attivisti del Movimento cinque stelle. Dalle 17.30 di oggi, sabato 7 ottobre, un centinaio di persone sono scese in strada davanti alla stazione di Osimo per manifestare pacificamente e chiedere la ricostruzione del ponte 167 sull’A14 crollato il 9 marzo scorso. Alla Regione Marche in particolare domandano di muovere le acque con Autostrade per l’Italia per una pronta risoluzione del problema che il crollo, a cascata, ha provocato sulla statale 16 a danno di Osimo Stazione in termini di surplus di traffico, e di studiare comunque strade alternative.
«Il crollo, oltre ad aver tolto la vita a due sfortunati coniugi che si trovavano a passare sotto il ponte proprio in quel momento, ha messo in crisi la viabilità nell’area a sud di Ancona peggiorando il già caotico traffico e l’inquinamento di Osimo Stazione, che è sicuramente il centro abitato che paga le più alte e dirette conseguenze del crollo stesso – hanno detto i Cinque stelle dal palchetto allestito per l’occasione -. Ancora oggi, dopo 212 giorni, il ponte è posto sotto sequestro dalla magistratura aggravando una situazione già insostenibile. Si parla di 40mila veicoli al giorno, tra mezzi pesanti e autovetture, code di chilometri per andare al lavoro e per tornare a casa e code tutto il giorno, industrie con gravi difficoltà di collegamento, autotrasportatori in difficoltà per rifornirle, attività commerciali penalizzate da questa situazione, problemi con i mezzi di soccorso ma soprattutto aria irrespirabile coi cittadini costretti addirittura a stendere i panni in casa».
Presente il Movimento dei Comuni di Osimo con i consiglieri David Monticelli e Sara Andreoli portavoce, Castelfidardo, Camerano, Polverigi e Porto Recanati, con i consiglieri regionali Gianni Maggi e Romina Pergolesi, che martedì discuteranno in Consiglio la mozione per impegnare la Regione ad attivarsi nei confronti di Autostrade per l’Italia, e il sindaco fidardense Roberto Ascani. «L’asfaltatura della strada alternativa, via Giolitti, effettuata dal nostro Comune per renderla percorribile e deviare così il traffico dalla statale sta dando buone risposte – ha detto Ascani -. Chiaramente non basta, la Regione deve fare qualcosa».
Sul posto Monica Bordoni in rappresentanza del comitato per la salute e l’ambiente di Osimo Stazione e Abbadia: «Bisogna essere onesti, la centralina di rilevamento delle pm10 è stata messa grazie a una petizione presentata da tutti i cittadini che si sono organizzati poi in un comitato. Cavalcare il lavoro altrui è facile, come mai loro non hanno partecipato al nostro flash mob? Noi oggi ci siamo anche se ci pare che è più una campagna elettorale che una manifestazione per i problemi della frazione».