FABRIANO – Fabriano e il suo comprensorio si mobilitano per l’accoglienza e la solidarietà nei confronti del popolo ucraino. Più di 30 i rifugiati ucraini arrivati a Fabriano negli ultimi due giorni. Un numero in costante aggiornamento.
Il sindaco Gabriele Santarelli ha accompagnato in Commissariato due ragazze che hanno dovuto attraversare 1.500 chilometri di territorio ucraino per poi arrivare alla frontiera e cercare treni per giungere in Italia. «Le due studentesse universitarie di 19 e 22 anni sono sorelle. Studiano a Kiev Lettere e Medicina. Sono qui dopo un viaggio lungo e difficile a piedi, poi a bordo di un pulmino e infine in treno. Avevano un trolley di medie dimensioni, una busta, una borsa e poco altro», racconta Santarelli. Ora sono al sicuro, dopo giorni difficili. «Le due sorelle hanno passato giorno e notte dentro un rifugio, lo scantinato della loro casa. Senza riscaldamento tanto da perdere la sensibilità a mani e piedi. Hanno lasciato a casa la mamma che non ha voluto allontanarsi dal marito che non può andarsene per essere arruolato. La guerra sembra lontana – conclude Santarelli – e invece è praticamente a casa nostra».
Mentre tutto l’Ambito 10 si organizza per accogliere negli appartamenti liberi tante altre persone che arriveranno a breve, si raccolgono generi di prima necessità da inviare. Anche a Sassoferrato si sta effettuando un censimento delle abitazioni da mettere a disposizione. A Fabriano, infine, il Cisom dell’Ordine di Malta ha un punto raccolta solidale di prima necessità: in via Di Vittorio 10, quartiere Santa Maria, aperto il giovedì dalle 17:30 alle 19:30 e il sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. Visto che i magazzini si sono riempiti in pochissimo tempo, nella sede della Croce Azzurra, via Brodolini, si raccolgono, solo farmaci, materiale sanitario e alimenti. A testimonianza del grande cuore dei fabrianesi e non solo.