Pesaro

La Uil riapre l’ufficio a Cantiano dopo l’alluvione. «Servizi per non condannare i territori allo spopolamento»

Per la segretaria regionale Claudia Mazzucchelli «la burocrazia non deve diventare la seconda calamità per l'entroterra»

L'inaugurazione della sede Uil a Cantiano

CANTIANO – La Uil riapre la sede a Cantiano dopo l’alluvione. Un segnale importante per garantire servizi e contrastare lo spopolamento.

Il vecchio locale di via IV Novembre era stato invaso dalle acque del Burano, l’ufficio era inagibile ed è rimasto chiuso per 4 mesi. È stato riaperto oggi 30 gennaio e nuovamente a disposizione dei cittadini. Un taglio del nastro importante in via dei Cappuccini.

«Ci tenevamo ad aprire la sede in tempi rapidi perché segnale di ripartenza e attenzione al territorio – ha detto la segretaria generale Claudia Mazzucchelli -. Questa sede sarà a disposizione dei cittadini, perché è vero che c’è il web con i servizi online ma il contatto con le persone ha un valore insostituibile». La presenza dei vertici regionali della Uil – presenti anche i segretari Paolo Rossini e Giorgio Andreani – ha rimarcato la volontà di spingere sulle istituzioni affinché Cantiano possa ripartire.

La vecchia sede del sindacato

«A 4 mesi dall’alluvione – ha detto il sindaco Alessandro Piccini – non abbiamo ancora un quadro chiaro. Oggi abbiamo a che fare con grandi difficoltà quotidiane ma dobbiamo guardare avanti e la riapertura della sede Uil è un segnale per tutti. Siamo gente tenace che sa rimboccarsi le maniche ma servono interventi rapidi perché altrimenti c’e la desertificazione del territorio».

La Uil è «al fianco di Cantiano, come degli altri comuni colpiti, affinché la burocrazia non diventi la seconda calamità di questi territori. Le risorse attualmente disponibili devono essere messe a terra senza ulteriori rinvii altrimenti si rischia, per ignavia amministrativa, di condannare queste zone allo spopolamento».