CASTELFIDARDO – Gli inglesi lo hanno definito “il poeta della fisarmonica”. Mai appellativo fu più appropriato di quello attribuito a Gervasio Marcosignori dalla severa stampa inglese, dopo il concerto alla “Royal Festival Hall” nel 1953 per l’incoronazione della regina Elisabetta. Il grande musicista dall’innato talento è nato a Castelfidardo il 3 dicembre del 1927. A quattro anni dalla morte la sua città gli rende di nuovo omaggio ma stavolta con un corto.
«Siamo lieti di presentare e proporre in collaborazione col regista Max Miecchi una raccolta fondi per la realizzazione di un cortometraggio sul nostro “poeta della fisarmonica” Gervasio Marcosignori, figura fondamentale e indimenticata di Castelfidardo – hanno annunciato dal Comune -. Chiunque potrà contribuire a questo documento che rimarrà nella storia. Partecipare è semplice basta cliccare sul link e fare la propria donazione: https://www.produzionidalbasso.com A breve presenteremo anche una fiaba/libro, sempre su Gervasio, scritta da Jerry Rouge».
Fin da bambino Marcosignori si era dedicato allo studio della fisarmonica con il suo primo maestro, il padre Giovanni. A sette anni anni, nel 1934, suonò addirittura davanti a Benito Mussolini che lo acclamò con un “Bravo Balilla!” e a quindici vinse il primo concorso musicale. Innumerevoli i suoi concerti in tutto il mondo, tanto che nel 1959 gli è stato assegnato l’oscar mondiale della fisarmonica. Un maestro a tutto tondo che ha scritto ben tre volumi sulla musica, uno dei quali si intitola “Tecnica della fisarmonica”, inciso su dischi ed espresso la sua professionalità in qualità di consulente e dimostratore per la “Farfisa” dal 1946 al 1986. Una folla immensa giunta da ogni angolo d’Italia gli diede l’ultimo saluto il giorno dei funerali.