Attualità

Un mare di oggetti senza padrone

Moltissimi i beni giacenti nel magazzino dell'economato del Comune di Osimo senza che nessuno ne reclami la proprietà. Tra loro caschi, targhe e chiavi

Alcuni degli oggetti ritrovati

OSIMO – Caschi da motociclista, scarpe e perfino una dentiera. C’è questo ed altro tra la merce smarrita nel 2016 e custodita dal magazzino dell’economato presso l’ufficio tributi del Comune di Osimo. Stando ad alcune stime della Polizia Municipale le denunce per perdita di oggetti sarebbero in calo, evidenziando una maggiore consapevolezza e attenzione dei cittadini rispetto al passato: negli ultimi anni sono stati in media una ventina i beni ritrovati e tenuti in custodia dall’economato. Un passo avanti significativo se si considera che fino a dieci anni fa si contavano circa il doppio degli smarrimenti con punte di oltre quaranta segnalazioni in un anno.

 

Codice civile alla mano, per quanto riguarda la regolamentazione del ritrovamento si procede con il seguente iter. Gli oggetti vengono consegnati alla polizia municipale che stila il verbale di ritrovamento e li consegna all’economato del Comune per effettuare l’inventario. Nel magazzino comunale, al momento, si trovano uno smatphone, diversi portamonete, carte d’identità, una patente e una targa. Secondo la legge gli oggetti rimangono in custodia per un anno e un mese, poi vengono restituiti al proprietario o a chi li ha ritrovati. Un capitolo a parte meritano le chiavi per le quali non vengono stilati verbali di ritrovamento: esse sono in numero sempre maggiore per la notevole difficoltà di risalire ai titolari. Tantissime, inoltre, anche le tessere sanitarie ritrovate nei distributori automatici di sigarette. Più semplice, invece, lo “smaltimento” dei portafogli che vengono riconsegnati ai legittimi proprietari senza passare per l’economato.

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