ANCONA – Una importante percentuale di pazienti con severa polmonite da Sars-Cov-2 migliora rapidamente dal punto di vista respiratorio dopo l’infusione di Tocilizumab. È in estrema sintesi il risultato di un importante studio, in fase di pubblicazione sul Journal of Internal Medicine, frutto del lavoro di docenti e medici dell’Università Politecnica delle Marche, dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona, Ospedali Riuniti Marche Nord Pesaro-Fano, Ospedale di Senigallia, Ospedale di Fabriano e Università di Urbino, coordinati dal professor Armando Gabrielli, ordinario presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Molecolari Clinica Medica dell’Università Politecnica delle Marche.
«L’Università Politecnica delle Marche accoglie con grande soddisfazione la pubblicazione dell’articolo sul Journal of Internal Medicine», afferma il rettore Gian Luca Gregori. «In questo periodo l’apporto della ricerca scientifica è stato notevole, dimostrando come la scienza sia il motore fondamentale per combattere il Sars-CoV-2 e favorire la salute e il benessere di tutti».
La polmonite multifocale è la causa più frequente di ricovero nelle Unità di Terapia Intensiva (ICU) e della morte dei pazienti con Covid-19. Una delle molecole responsabili di una prognosi infausta è l’IL-6. Il Tocilizumab è un farmaco, un anticorpo monoclonale, che legandosi al recettore dell’IL-6, ne limita l’attività. In questo studio, non randomizzato, ma strutturato secondo i criteri di Simon, gli autori hanno voluto identificare i fattori che predicono una risposta clinica positiva al farmaco Tocilizumab.
Lo studio
46 pazienti con polmonite grave in corso di Covid-19 hanno ricevuto per via endovenosa 8 mg/kg del farmaco Tocilizumab, in un’unica somministrazione, entro 24 ore dal peggioramento clinico. 7 giorni dopo la terapia, 21 pazienti hanno mostrato un importante miglioramento della situazione respiratoria e nessuno ha avuto necessità di ricovero in terapia intensiva o è deceduto. Questi pazienti erano parte dei 23 pazienti che erano già migliorati dopo 72 ore. I 23 pazienti che non erano invece migliorati a 72 ore erano ancora seriamente compromessi dopo 7 giorni. I pazienti deceduti facevano parte di questo secondo gruppo.
Le conclusioni
Lo studio evidenzia quindi che una importante percentuale di pazienti con severa polmonite da Sars-CoV-2 migliora rapidamente dal punto di vista respiratorio dopo l’infusione di Tocilizumab e che i livelli ridotti di IL-6, 24 ore dopo la terapia, correlano con il beneficio clinico. I pazienti che non soddisfano i criteri di miglioramento a 24-72 ore hanno una prognosi peggiore e dovrebbero ricevere una seconda infusione del farmaco Tocilizumab o essere avviati ad altre terapie. Questi dati possono essere utilizzati in studi randomizzati di Fase III per definire la strategia terapeutica ottimale da applicare ai pazienti con polmonite severa in corso di COVID-19.
Titolo dello studio: Tocilizumab in COVID-19 interstitial pneumonia
(Journal of Internal Medicine In Press).
Autori: Pomponio Giovanni; Ferrarini Alessia; Bonifazi Martina; Moretti Marco; Salvi Aldo; Giacometti Andrea; Tavio Marcello; Titolo Giancarlo; Morbidoni Laura; Frausini Gabriele; Onesta Maicol; Amico Donatella; Rocchi Marco; Menzo Stefano; Zuccatosta Lina; Mei Federico; Menditto Vincenzo; Svegliati Silvia; Donati Abele; D’Errico Marcello Mario; Pavani Marianna; Gabrielli Armando.