ANCONA – Anche le Marche risultano interessate dalla problematica delle uova contaminate dal Fipronil: un allevamento di Ostra Vetere, è risultato positivo ai controlli, ma il fenomeno sembra estendersi, con operazioni in atto anche a Civitanova Marche e a Castelfidardo, mentre sono in corso ulteriori verifiche, controlli e campionamenti da parte delle autorità competenti.
L’Adiconsum Marche, pur nel prendere atto dell’attività di controllo per verificare la presenza di altri siti inquinati e di quella preventiva, svolta in collaborazione tra Regione Marche, Ministero della salute, comando regionale dei Nas e altre regioni per verificare il grado di distribuzione delle uova e prodotti derivati ai fini di un eventuale ritiro dal commercio, e dell’informazione resa dalla regione Marche attraverso il proprio sito internet, ribadisce tuttavia la centralità della tutela della salubrità dei prodotti alimentari. E quindi della salute dei consumatori.
«A tal fine – dice Francesco Varagona dell’Adiconsum Marche – l’associazione sollecita, al di là del caso specifico, una vigilanza sempre più approfondita e un’informazione al consumatore corretta, completa ed esaustiva. Anche se nella fattispecie il contenuto rilevato di Fipronil è di molto inferiore rispetto al livello di tossicità acuta per l’uomo, permane la preoccupazione per la presenza di elementi tossici nella produzione alimentare».
Casi come questo rendono evidente come non si possa mai abbassare la guardia sulla sicurezza degli alimenti e dei processi produttivi; fondamentale dunque la tracciabilità delle filiere e delle tecniche di produzione al fine di tutelare la salute del cittadino, spiega l’ente.
«Occorre inoltre, in un processo condiviso con tutti gli attori coinvolti, rivedere seriamente la legislazione europea per arrivare a bandire l’utilizzo di sostanze tossiche nei processi produttivi, e non ammetterne comunque l’utilizzo pur se all’interno di limiti di tolleranza. E ritiene necessario che siano date maggiori certezze al consumatore: la certezza di acquistare e consumare prodotti alimentari sani, salubri e sicuri, che non siano potenzialmente dannosi per la salute dell’uomo», conclude Adiconsum Marche.