FABRIANO – «Il senso estetico inteso come cura della persona ha vissuto nelle stagioni recenti un’evoluzione importante nel modo di concepire la bellezza, di conservarla, di arricchirla. Di segno opposto le generazioni dello stesso periodo hanno caratterizzato il loro rapporto con il paesaggio in cui vivono».
Questo uno degli argomenti che è stato discusso durante l’appuntamento organizzato dalla Fondazione Carifac di Fabriano venerdì 25 settembre alla Sala Ubaldi. Alla presenza di una platea attenta e partecipativa, nel pieno rispetto della normativa anti-Covid per il mantenimento del distanziamento sociale, è stato presentato il libro dell’architetto Benedikt Loderer: “Taccuino di un escursionista di Città. Definizione di “Spazio Urbano” – L’esempio Fabriano.
È stato lo stesso autore a definire i concetti urbanistici presenti nel testo, dopo lo storytelling sul lavoro svolto da parte di Paolo Panfili e la recensione del libro da parte dell’architetto Giampaolo Ballelli. A fare gli onori di casa, Dennis Luigi Censi, membro del Cda della Fondazione Carifac che ha portato i saluti del Presidente Marco Ottaviani, assente per motivi istituzionali.
Lo stesso Presidente ha evidenziato nella prefazione al testo di Loderer, le motivazioni che hanno indotto la Fondazione Carifac a tradurre il volume in lingua italiana. «Nel giugno del 2019, nell’ambito della XIII Annual Conference Unesco delle città creative che si è svolta a Fabriano, come Fondazione Carifac abbiamo organizzato un evento collaterale dal titolo evocativo: La città sostenibile, progetti concreti di riqualificazione urbana. Abbiamo invitato il presidente dell’Acri, l’ex ministro Francesco Profumo, che ha evidenziato il ruolo che le Fondazione di origine bancarie possono avere per la riqualificazione del tessuto urbano.
Gli altri relatori hanno proposto esempi concreti di quanto già realizzato in molte città: Oasi Zegna; Caserma Guido Reni a Roma; Ospedali Riuniti e Caserma Montelungo-Colleoni a Bergamo; Complesso San Gallo, Ex Caserma Vittorio Veneto, Ex Caserma Cavalli a Firenze; Manifattura Tabacchi, Napoli; Ospedale a mare, Venezia. Anche la Fondazione Carifac ha proposto un proprio esempio: la riqualificazione del complesso Le Conce, un luogo dove poter riscoprire gli antichi mestieri artigiani che possono offrire risvolti positivi in termini turistici e occupazionali».
Il presidente Ottaviani ha evidenziato, inoltre, che proprio partendo da questi presupposti si sia condivisa la proposta di elaborare la versione italiana di un saggio sull’urbanistica di Fabriano. «Un’opera inedita che riporta sensazioni e commenti dell’Escursionista di Città (l’autore) nel suo itinerario di visita prima al Centro Storico e successivamente nei nuovi Quartieri di Fabriano. Il testo originale in lingua tedesca fu pubblicato nel 1987 ed ovviamente da allora la città ha subito trasformazioni strutturali ed antropologiche che discostano le valutazioni dell’Escursionista di Città dal vissuto odierno. Nondimeno le considerazioni espresse possono rappresentare, al di là dell’istantanea dell’epoca, una validità universale a cui ispirarsi per le scelte urbanistiche del futuro, soprattutto nel metodo. Ci è gradito menzionare i concittadini che offrirono un contributo significativo all’Arch. Loderer nella conoscenza di Fabriano, in particolare i compianti Ing. Aurelio Musso, Arch. Alessandro Carancini e Prof. Aldo Crialesi, nonché il Maestro Roberto Stelluti», ha concluso.