Ancona-Osimo

Uscita Nord, il sì dei tecnici al collegamento tra Bartoletti e la Variante

Con la bocciatura dell'Uscita a Ovest da parte del ministro Delrio, è necessario trovare una soluzione alternativa che colleghi il porto con la viabilità nazionale

Porto di Ancona

ANCONA – Con la bocciatura dell’Uscita a Ovest da parte del ministro Delrio, è necessario trovare una soluzione alternativa che colleghi il porto con la viabilità nazionale. Le diverse proposte pensate negli ultimi venti anni sono state al centro della terza commissione Lavori Pubblici e Porto che si è riunita ieri pomeriggio in Comune. Presenti il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, il presidente dell’Autorità Portuale Rodolfo Giampieri, gli assessori Ida Simonella, Paolo Manarini, Stefano Foresi e l’onorevole Donatella Agostinelli (M5s).

Per i tecnici del Comune la soluzione alternativa migliore all’uscita a ovest è una galleria di 5-600 metri da imboccare all’altezza del concessionario d’auto Bartoletti, per uscire a monte della rotatoria di via Esino e proseguire all’aperto fino all’innesto con la variante alla statale 16 all’uscita Torrette-porto. Un’ipotesi che collegherebbe la futura Flaminia-bis – la bretellina da costruire sull’interramento progettato fra Marina Dorica e il porticciolo di Torrette – e la variante alla statale 16 che l’Anas si appresta a raddoppiare.

Per l’ingegnere capo dell’Ufficio Lavori Pubblici, Luciano Lucchetti, è il progetto «più fattibile perché ha un costo minore, tempi di realizzazione più brevi e sfrutta le sinergie con l’Anas e le Ferrovie. Basterebbero infatti circa 70 milioni di euro». Anni fa questa ipotesi era stata accantonata per tenersi lontani dall’area della frana, «ma le leggi regionali dopo il 2002 sono cambiate e, previo monitoraggio, è possibile realizzare opere infrastrutturali nella zona». Ecco perché questa potrebbe essere la soluzione maggiormente realizzabile. In più rispetto agli anni scorsi ci sono due novità. La realizzazione del Lungomare nord con il raddoppio della Flaminia e lo spostamento dei binari grazie all’interramento del fronte frana, a cui aggiungere il raddoppio della variante alla Statale 16 nel tratto Torrette-Falconara, previsione confermata dall’Anas. Meno fattibile per i tecnici, invece, il raccordo a Colle Ameno con un viadotto che collegherebbe ugualmente con la variante alla Statale 16. Un progetto che «non risolve il problema dell’inquinamento a Torrette ed eliminerebbe un bel tratto di spiaggia alla balneazione».

«Dobbiamo essere osservatori e propositori attenti e vigili – ha dichiarato il sindaco Valeria Mancinelli – affinché non si ripetano vicende precedenti. Se da una parte è possibile che ci siano stati inadempimenti contrattuali in tutti questi anni, è giusto cooperare per trovare un’altra soluzione. Ancora non c’è alcuna ipotesi progettuale alternativa definita, ma ripartiamo con il pieno coinvolgimento del consiglio». Il sindaco ha annunciato che il tema sarà riaffrontato in una nuova commissione prima dell’incontro con il ministro Delrio che deve essere ancora calendarizzato.

Il consigliere Andrea Quattrini (M5s) ha proposto di «caricare su un treno i tir che sbarcano dal porto». Una soluzione però che «non basta a risolvere la questione” per il sindaco, visto che «dal porto sbarcano milioni di passeggeri e croceristi». Della stessa idea Rodolfo Giampieri per cui «un collegamento tra porto e grande viabilità è indispensabile, in particolare ora a cui al porto dorico è riconosciuta un’importanza internazionale».

Daniele Berardinelli (Fi) ha chiesto «il ripristino della centralina di via Conca per il rilevamento delle polveri sottili nel quartiere di Torrette» e Stefano Tombolini (60100) ha posto l’attenzione sui «tempi lunghissimi persi finora con il progetto Uscita a ovest, poi bocciato, e su quelli altrettanto lunghi che ci vorranno ripartendo da capo».