OSIMO – Il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni già all’inizio dell’anno aveva messo a disposizione il Palabaldinelli per la vaccinazione di massa, quando la struttura aveva ospitato la tre giorni di screening nel gennaio scorso. A dirla tutta Osimo avrebbe bisogno di un punto vaccinale adesso che il bacino di utenza si allarga con la fascia degli ultra 70enni.
La Regione e la sanità marchigiana si stanno attivando per trovare diverse sedi e così ieri (5 aprile), mattina di Pasquetta, la ricognizione è toccata a Osimo. Assieme a un referente dell’Inrca, il primo cittadino Simone Pugnaloni si è portato in sopralluogo sia al Palabaldinelli che al Palabellini, altro luogo “papabile”. «Siamo tutti al lavoro per una possibile sede vaccinale ad Osimo. Se la Regione chiama, noi ci siamo – ha detto -. La squadra di volontari è collaudata e pronta ad aiutare nella partita contro il virus. L’amministrazione comunale c’è per ogni sostegno che possa spingere a vaccinare tutti nel più breve tempo possibile».
Anche Loreto si sta muovendo. «Siamo migliorati fortemente grazie ai sacrifici di tutti noi – afferma il sindaco Moreno Pieroni -. Ritengo importante attenzionare la riapertura delle nostre scuole, soprattutto le mense. Siamo attenti alle strutture commerciali, i supermercati, per quanto riguarda gli assembramenti. Se la situazione resterà come oggi farò un’ordinanza dove impegnerò tali attività ad adeguarsi alle normative. Da sabato 10 aprile, grazie alla disponibilità dei nostri medici di famiglia, che saranno coadiuvati dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa, alla stazione nella tensostruttura partiranno le vaccinazioni. In questi giorni i dettagli. Siamo la prima città delle Marche a partire con questa modalità, vaccini fatti dai medici di famiglia in una struttura pubblica».
Da domani, 7 aprile, riaprono le scuole e l’opposizione chiede che il Comune di Osimo si faccia trovare pronto affinché possa garantire una riapertura in sicurezza sia sanitaria, per quanto riguarda i trasporti, che nelle sanificazioni e messa a norma degli impianti di ventilazione. «Ora è necessaria un’azione concreta da parte del nostro silente Comune di affinché l’esercito di studenti, docenti e personale scolastico possano tornare negli istituti in sicurezza – dice il capogruppo consiliare delle Liste civiche Monica Bordoni – Il Comune per mezzo della partecipata Osimo servizi investa su un trasporto adeguato che permetta il distanziamento, il tracciamento a tappeto per trovare ed isolare i casi positivi, come stanno facendo i Comuni limitrofi, su modalità efficaci di aerazione e sanificazione degli spazi. La Regione sulla ventilazione meccanica ha fatto la sua parte, il Comune non è stato in grado di recepire le risorse messe a disposizione».