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Vaccini agli imprenditori, a Fabriano c’è l’accordo fra Confartigianato e la Macoma

Ecco il progetto per agevolare la somministrazione dei vaccini agli imprenditori artigiani del comprensorio, i loro dipendenti e i familiari

Mario Carloni, Simone Schiaroli, Federico Castagna e Sandro Tiberi

FABRIANO – Accordo fra la sede di Fabriano di Confartigianato Imprese Ancona Pesaro e Urbino e l’azienda Macoma Consulting per agevolare la somministrazione dei vaccini agli imprenditori artigiani del comprensorio, i loro dipendenti e i familiari. «Ovviamente il servizio vaccinale offerto da Macoma Consulting, grazie alla presenza del Direttore sanitario Mario Carloni e del Responsabile divisione Salute e Sicurezza del Lavoro Simone Schiaroli, sarà articolato in diverse fasi che comprendono organizzazione, programmazione, conservazione e monitoraggio delle sedute vaccinali come indicato nella Circolare specifica del ministero “Raccomandazioni per l’organizzazione della campagna vaccinale contro Sars-CoV2/Covid 19 e procedure di vaccinazione”. Di conseguenza il centro gestirà direttamente il rapporto con le persone interessate a vaccinarsi svolgendo gli adempimenti necessari», fanno sapere gli organizzatori.

Confartigianato

«Come Confartigianato – afferma Federico Castagna Responsabile Territoriale Confartigianato Fabriano – siamo fermamente convinti che la ripresa economica sia totalmente dipendente dalla campagna vaccinale. La possibilità di vaccinare al più presto imprenditori e dipendenti per Confartigianato è di fondamentale importanza in quanto è l’unico modo sia per tutelare i lavoratori sia per consentire una ripartenza di tutte le attività, specialmente quelle che hanno subito chiusure forzate causa Covid 19».

Il Presidente Tiberi

Il Presidente Confartigianato Fabriano Sandro Tiberi tende a sottolineare come sia la Confartigianato sia la Macoma Consulting siano già pronte da diversi mesi per erogare tale servizio, «in tal senso attendiamo direttive precise da parte della Regione Marche per garantire il servizio e le produzioni alla collettività. Il costo della somministrazione a dipendenti e lavoratori sarà a carico delle imprese, mentre la fornitura dei dispositivi quali aghi e siringhe, dei vaccini e degli strumenti per la registrazione delle somministrazioni effettuate rimarranno a carico del Servizio Sanitario nazionale», conclude Tiberi.